- Titolo: Madonna della scala (da Correggio)
- Autore: Paolo Toschi
- Data: 1839
- Tecnica: Acquarello su carta avorio incollata su cartone
- Dimensioni: cm 35,8 x 25,1 (immagine); cm 37,5 x 27,5 (supporto)
- Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti
- Inventario: 620
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Questa immagine della Vergine col Bambino, detta della scala, indubbiamente era fra le prime opere di Correggio di cui occorreva tramandare memoria per le precarie condizioni in cui si trovava l’affresco dopo la rimozione a massello (1812) dall’oratorio di porta San Michele e il trasferimento presso l’Accademia di Belle Arti, stretto in un telaio di ferro per contenere il supporto murario.
L’affresco, già tradotto in incisione nel XVIII secolo da vari maestri (cfr. Mussini 1996, pp. 136-140), era stato dipinto su una superficie sconnessa e nel tempo aveva subito interventi devozionali arbitrari e vistose ridipinture, con l’aggiunta nella zona superiore della tenda e di parte della testa della Vergine, che furono rimosse durante il restauro del 1948 (inv. 31; cfr. Viola 1998, pp. 18-19). L’acquarello del Toschi, particolarmente accurato nei piani cromatici, saturi e molto rosati, porta la data d’esordio dell’impresa, sebbene sia stato tradotto a bulino dallo stesso artista solo nell’estate del 1852 come XI dispensa dell’intero corpus dedicato ai Freschi di Correggio (cfr. Mavilla 1992b, n. 638, p. 134; Mussini 1996, p. 139, n. 171). La Medioli Masotti (1973) indicò l’esistenza presso la collezione Gandini Sassone di Milano di un altro studio preparatorio ad acquarello dell’artista, senza tuttavia produrne l’immagine. Copertini (1954a) giudicò Toschi più “ricreatore che interprete” di Correggio, ripensando come era l’affresco prima del restauro e colse nella traduzione “un gusto più corretto del disegno e della forma, un senso compositivo più classico… un modernismo pre-romantico francese, un po’ alla Gérard”.