- Titolo: Vergine col Bambino
- Autore: Anonimo parmense
- Data: fine secolo XVII
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensioni: cm 83 x 63
- Provenienza: Milano, Soprintendenza ai Monumenti; Federazione Italiana Studi per l’Amministrazione
- Inventario: GN 2085
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Giunse in Galleria con un gruppo di opere di pertinenza della Soprintendenza ai Monumenti di Milano e depositate presso la Federazione Italiana Studi per l’Amministrazione.
Sul retro è iscritta una numerazione inventariale B76 che affianca quella più antica 536.
L’opera, non databile, a mio avviso, prima della fine del ’600, sembra riprendere, in chiave più fortemente neocorreggesca (il che fa pensare a un artista di cultura parmense) un modello riconducibile all’area cignanesca.
Sorprende l’utilizzo, a date così avanzate, di una tavola come supporto. Lo spessore dello strato di preparazione fa sospettare la presenza di un pigmento sottostante e fa sorgere il dubbio che il pittore possa aver utilizzato una tavola più antica già dipinta. La soluzione del problema non potrà che affidarsi alla tecnica radiografica quando il dipinto verrà sottoposto al restauro. È inoltre evidente la presenza di una battuta della cornice penetrata fino alla preparazione in gesso.
La pellicola pittorica rivela qualche sofferenza soprattutto in corrispondenza delle mani della Vergine ma nell’insieme la stesura è, soprattutto nella tenera figuretta del Bambino benedicente, brillante e ricca di passaggi cromatici dal giallo al rosa, con qualche effetto cangiante, e spicca sul fondo scuro con fervida levità. L’anonimo pittore accentua volutamente, forse per adeguarsi al clima culturale del luogo, il correggismo già presente nel linguaggio di Cignani, segnando la strada a quell’orientamento che, nel secolo successivo, sarà definito con maggior sicurezza da artisti come Clemente Ruta e Ignazio Stern.