- Titolo: Supplizio della ruota
- Autore: Maestro di Santa Caterina
- Data: Ultimi decenni del XIV secolo
- Tecnica: Affresco
- Dimensioni: 226,5 x 174,5
- Provenienza: Piacenza, chiesa di San Lorenzo (cappella di Santa Caterina, parete di destra); in deposito presso il Museo Civico di Piacenza
- Inventario: GN2052
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Dal Medioevo a Leonardo Ala Ovest
L’affresco rappresenta, fedelmente al testo della Passio, il supplizio della ruota a cui fu sottoposta la santa. L’imperatore Massimino, in seguito ai nuovi rifiuti di Caterina di adorare gli dei, ordinò di sottoporla a tale tortura. Caterina venne però salvata per l’intercessione di un angelo e le ruote stritolarono i soldati pagani.
Santa Caterina, seguita da un gruppo di nobildonne, entra in una stanza dal soffitto cassettonato, le cui pareti e il cui pavimento esibiscono decorazioni romboidali e a riquadri, e sembra rivolgere la sua attenzione a una figura seduta su di una panca.
La santa siede infatti con composta fermezza sul terribile ordigno del supplizio, che si rivolge contro gli stessi carnefici terrorizzati e atterriti uccidendoli, mentre un angelo scende repentinamente dal cielo a salvarla.
L’affresco esibisce le stesse caratteristiche stilistiche degli episodi precedenti, anche se in questo particolare caso il Maestro accentua l’espressionismo dei volti, rendendoli simili a maschere grifagne.
I tratti fisionomici esasperati e di tagliente durezza rimandano poi a quelli dei dannati nel Giudizio universale della quarta cappella di destra della cattedrale di Lodi, ora vestibolo d’accesso alla medesima.