- Titolo: Studi di frati
- Autore: Anonimo
- Data: inizi secolo XVIII
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensioni: cm 29,6 x 37,2
- Provenienza: acquisto del 1917
- Inventario: GN 1114
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Dall’Inventario manoscritto si evince che la tavoletta fu acquistata come opera di Alessandro Magnasco, anche se nella stessa fonte è giustamente registrata con l’attribuzione a un seguace.
Il dipinto è infatti una copia settecentesca, o meglio, un tentativo di copia, come suggerisce Fausta Franchini Guelfi (com. or.), di un anonimo lombardo, dato che il Magnasco visse e operò nella regione per la maggior parte della sua vita.
Da un punto di vista meramente documentario, la tavoletta riveste un interesse in quanto testimonianza del successo tutto settecentesco dell’artista e delle sue tematiche: nel secolo successivo infatti – sempre secondo la Franchini Guelfi – la sua opera non pare essere oggetto di particolare considerazione.
I numerosi copisti ne hanno continuato i modi anche dopo la sua morte, soprattutto in base alla richiesta della committenza lombarda. Il dipinto in esame si ricollega al periodo medio dell’artista, ricalcando elementi tipici come la Croce obliqua, la sporta con lo straccio e assemblando frati probabilmente estrapolati da diverse opere. La scrittura pittorica è lenta, la pennellata è impacciata, la descrizione è meticolosa, ad esempio nel volto del frate di profilo, ben lontano dalla corsività dei tocchi mossi e serpentini del Magnasco.