Si tratta di una copia antica dal dipinto di Annibale Carracci eseguito per Ranuccio Farnese, citato dal Bellori (1672) e dal Malvasia (1678), oggi nella Galleria Nazionale di Capodimonte (inv. 83892).

Rispetto all’originale la scena è più semplificata, mancando la figura femminile alle spalle di santa Caterina. Quintavalle (1939) ci informa che i vecchi inventari della Galleria lo riferivano a Lionello Spada. L’attribuzione all’Amidano, avanzata dal Ricci (1894b), accolta dal Quintavalle (1939) e più recentemente dalla Frisoni (1986b), non sembra sufficientemente motivata da ragioni di stile.

Bibliografia
Ricci 1894b, n. 46, pp. 32-33;
Ricci 1896, p. 144;
Quintavalle A.O. 1939, p. 279;
Bologna 1956, p. 10 nota 3;
Ghidiglia Quintavalle 1956b, p. 28;
Ghidiglia Quintavalle 1956a, p. 285;
Quintavalle A.O. 1960, p. 793;
Ghidiglia Quintavalle 1971b, p. 25;
Posner 1971, p. 166 nota 47;
Lenzi 1972, I, p. 113;
Frisoni 1986b, p. 80;
Riccomini M. 1988, p. 140;
Coccioli Mastroviti 1989, p. 613
Scheda di Marco Riccomini, tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Seicento, Franco Maria Ricci, Milano, 1999.