• Titolo: Santa Margherita e un’orante
  • Autore: Anonimo tedesco
  • Data: 1490-1500
  • Tecnica: Olio su tavola
  • Dimensioni: 49,7 x 27,2
  • Provenienza: Guardamobili ducale; già Colorno, Palazzo Ducale (Sala del Trono); in Galleria dal 1865
  • Inventario: GN436
  • Genere: Pittura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: I fiamminghi

Queste due piccole tavole sono probabilmente opera di una bottega tedesca che guarda ai modelli dei maggiori maestri contemporanei, come si riscontra nell’impostazione iconografica e nella resa dei personaggi.

Nella prima, sullo sfondo di un paesaggio descritto sommariamente, appare la figura di san Martino che dona il mantello ad un povero.
Nella seconda, sullo sfondo di un paesaggio descritto sommariamente appare la figura di santa Margherita con il drago ai suoi piedi, che si riferisce alle vicende della sua storia. Figlia di un sacerdote pagano, dopo la morte della madre fu affidata ad una balia, la quale praticava clandestinamente il cristianesimo durante la persecuzione di Diocleziano, ed allevò la bambina nella sua religione. Quando venne ripresa in casa dal padre, dichiarò la sua fede e fu da lui cacciata; ritornata dalla balia, le fu affidata la cura del suo gregge. Mentre pascolava fu notata dal prefetto Ollario che tentò di sedurla, ma lei, confessando la sua fede, lo respinse: umiliato, il prefetto la denunciò come cristiana. Margherita fu incarcerata e venne visitata in cella dal demonio, che le apparve sotto forma di drago e la inghiottì: ma Margherita, armata della croce, gli squarciò il ventre e uscì vittoriosa.

Le figure in preghiera in primo piano, con il libro aperto di fronte a loro, potrebbero essere i committenti. La composizione tutta concentrata in verticale, le figure delineante con un tratto piuttosto rigido, le caratteristiche dell’abbigliamento e i colori dati per campiture compatte caratterizzano il linguaggio di un artista di gusto ancora piuttosto tardogotico.
Considerando la dimensione uguale delle due tavole, le figure dei santi e la posizione dei due personaggi in preghiera, si può presumere che potessero essere parte di un polittico.

Prima di entrare nelle collezioni della Galleria nel 1865 i due dipinti, che provengono dal Guardamobili ducale, si trovavano nel Palazzo Ducale di Colorno.

Bibliografia
MARTINI P., La pubblica Pinacoteca di Parma, Parma 1872, p. 98;
PIGORINI L., Catalogo della Regia Pinacoteca di Parma, Parma 1887, p. 42;
RICCI C., La R. Pinacoteca di Parma, Parma 1896, pp. 19-20;
QUINTAVALLE A.O., La Regia Galleria di Parma, Roma 1939, pp. 329-330