- Titolo: Santa Chiara
- Autore: Anonimo parmense
- Data: Seconda metà del XVI secolo
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 54,1 x 38,3
- Provenienza: Ignota
- Inventario: GN919/12
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Il dipinto, inedito, compare nell’inventario corrente delle opere della Galleria come “Santa Monaca di scuola parmense del sec. XVII di ignota provenienza”. In realtà è una replica in scala ridotta e con variazioni nella raffigurazione del fondo della raffinata Santa Chiara di Michelangelo Anselmi oggi conservata a Capodimonte.
L’originale – databile secondo la Ghidiglia Quintavalle (1960b, pp. 29-30) e Leone de Castris (1994, p. 83) attorno al 1522 – si trovava nel 1680 nella “Quinta Camera detta di Santa Clara” del Palazzo del Giardino di Parma come opera eponima e ai Farnese era giunta, probabilmente, a seguito della confisca della collezione dei Sanseverino (Bertini 1987, p. 148).
Rispetto all’originale la tela di Parma – purtroppo poco leggibile a causa del cattivo stato di conservazione in cui si trova – mostra un maggior arrotondamento e irrobustimento delle forme, una grafia meno raffinata nei panneggi e nei dettagli minuti, una minor perizia nella resa degli scorci delle mani e degli oggetti da queste retti, una meno sofisticata interpretazione fisionomica. Tutto ciò porta a escludere che sia stato lo stesso Anselmi l’artefice di questa replica e induce a guardare verso gli ultimi interpreti dell’articolata tradizione parmense cinquecentesca. In particolare sarebbe suggestivo, sulla scorta della scritta “Alless°. Mazolo” segnata a pennello sul retro della tela, ipotizzare un’attribuzione ad Alessandro Mazzola (Parma 1533-1608); ma il precario stato del dipinto non consente quel confronto con le non numerose opere ascrivibili a questo versatile epigono della cultura pittorica locale, indispensabile per suffragare credibilmente questa ipotesi.
Iscrizione: sul retro, Alless°. Mazolo