- Titolo: San Vincenzo Ferreri
- Autore: Domenico di Francesco, detto Domenico di Michelino
- Data: 1460-1470
- Tecnica: Tempera e oro su tavola
- Dimensioni:
- Provenienza: Collezione Tacoli Canacci
- Inventario: 432
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: La pittura toscana e in Italia centrale 1200-1500
Nella tavola è raffigurato San Vincenzo Ferreri, religioso e predicatore domenicano nato a Valencia nel 1350.
Il pittore qui lo rappresenta come un’icona celebrativa, secondo un modello iconografico ufficiale che sarà ripetuto in moltissimi esemplari: il santo in abiti domenicani e con la tonsura, alza il dito della mano destra nell’atto di predicare mentre appare al suo fianco l’immagine di Gesù che lo salvò miracolosamente da una malattia; con la mano sinistra tiene un libro con il motto ” Timete Deum et date illi honorem quia venit hora judicius eius… Temete Dio e dategli gloria, poiché è giunta l’ora del suo giudizio” (Ap. 14, 7).
Autore dell’opera è stato riconosciuto dalla critica il pittore fiorentino Domenico di Michelino per la vicinanza stilistica con il ritratto allegorico di Dante Alighieri nel Duomo di Firenze. Il Vasari lo ritiene allievo di Beato Angelico, ma proseguì la sua formazione attingendo ai repertori formali di Filippo Lippi e di Francesco Pesellino. Questo è stato ritenuto un dipinto piuttosto tardo nella produzione dell’artista, probabilmente realizzato dopo la canonizzazione del domenicano di Valencia, sancita da papa Callisto III il 29 giugno 1455. Entrato nelle collezioni ducali nel 1786 con il primo nucleo di “primitivi” fiorentini acquistati per don Ferdinando di Borbone, doveva essere particolarmente caro al duca, il quale nutriva una speciale predilezione per i domenicani.