- Titolo: San Gerolamo nel bosco
- Autore: Anonimo fiammingo (ambito di Jan Soens?)
- Data: 1580-1590 ca
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 39 x 55
- Provenienza: Parma, collezione Sanvitale, 1834
- Inventario: GN251
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: I fiamminghi
L’iconografia del santo rifugiato in preghiera in luoghi inaccessibili risulta piuttosto frequentata dagli artisti del nord, specialmente perché consentiva di sviluppare la tematica del paesaggio, un genere in cui i fiamminghi erano specialisti.
Tradizionalmente attribuito a Gerolamo Muziano, questo San Gerolamo nel bosco potrebbe avvicinarsi ad alcuni dipinti di Soens per l’impostazione del paesaggio. Restano comunque evidenti riferimenti a Muziano, che l’artista fiammingo aveva frequentato durante il suo soggiorno a Roma, prima di trasferirsi a Parma nel 1575.
In questo dipinto diverse sono le affinità che si possono riscontrare con gli altri paesaggi dello stesso autore esposti nelle sale del Complesso della Pilotta: l’impianto compositivo, l’intensità dei contrasti di luce che definiscono la separazione tra le diverse zone del terreno, il bosco e la veduta in lontananza sulla desta, la resa pittorica minuta dei dettagli e degli animali, fra cui il leone attributo del santo.
La figura del santo immerso nell’ambiente naturale potrebbe essere ripresa dalle stampe con gli eremiti in vastissimi paesaggi di stampo tizianesco realizzate da Cornelis Cort fra il 1573 e il 1575: in ogni pezzo, anche se si tratta sempre di composizioni sviluppate in verticale, è possibile individuare soluzioni analoghe a quelle della tela in esame, dalle formazioni rocciose ai grandi alberi frondosi che si stagliano al centro, alla gestualità del personaggio.
Come altri paesaggi fiamminghi anche questo entra nelle raccolte della Pilotta nel 1834 grazie all’acquisto della collezione Sanvitale promosso dalla duchessa Maria Luigia.