L’Inventario generale non ne segnala la provenienza e li riferisce a un ignoto pittore del XVII secolo, influenzato dai Carracci.

Di Scuola parmense li ritenne invece Ricci (1896), che non proponeva però alcuna precisa attribuzione.

I modi dolcemente pittorici con cui sono rese le due immagini, per il resto abbastanza convenzionali, puntano piuttosto in direzione lombarda e consentono un puntuale riferimento a Carlo Francesco Nuvolone.

Poiché il formato allungato li dimostra destinati alle pareti laterali di una cappella, è possibile che essi abbiano in origine figurato accanto alla pala con la Beata Vergine col Bambino, e i santi Carlo Borromeo e Felice da Cantalice eseguita da Carlo Francesco nel 1647 per la chiesa delle Cappuccine vecchie di Parma, ora pervenuta a questa stessa Pinacoteca (cfr. scheda n. 517).

In favore di questa ipotesi si esprime l’identità dei due santi effigiati, appartenenti all’Ordine francescano e dunque adatti a figurare in una chiesa cappuccina. Tuttavia la fattura in taluni passaggi un po’ trascurata rispetto a quella manifestata dalla pala può lasciare aperto il dubbio che, per questi due dipinti di minor importanza, Carlo Francesco si sia fatto coadiuvare dalla bottega.

Bibliografia
Ricci 1896, p. 155
Restauri
1882 (S. Centenari)
Scheda di Daniele Benati, tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Seicento, Franco Maria Ricci, Milano, 1999.