- Titolo: Ritratto di scultore con compasso e stecca
- Autore: Jean Boulangere (attribuito a)
- Data:
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 117,3 x 90,8
- Provenienza: Acquistato da Enrico Rossi nel 1844
- Inventario: GN 334
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Questo ritratto di grande freschezza e qualità ha forse appena trovato la sua giusta paternità ad opera di un altro artista, Massimo Pulini, che lo ha voluto esporre accanto alla parafrasi su rame che ne ha tratto nella sua mostra monografica di quest’anno.
Egli ritiene che si tratti di un’opera di Jean Boulanger, allievo francese di Reni che fu per tutta la vita, dal 1630, al servizio del duca di Modena con affreschi a Sassuolo, quadri sacri e profani e ritratti.
Le attribuzioni antiche oscillavano fra la Scuola lombarda (Nuvolone, Filippo Abbiati, Vittore Ghislandi) e la genovese: nel catalogo del 1872 era dato a Bernardo Strozzi, anche se il primo inventario che lo registra, nel 1852, lo diceva di “maniera del Guercino”. Per la presenza del compasso fu anche creduto ritratto di un architetto, ma la meno appariscente presenza della stecca nella mano sinistra, e il particolare della statua non identificata nel fondo depongono a favore di un plasticatore, probabilmente da individuare fra quelli attivi a Modena nel sesto decennio del ’600 a giudicare dal momento stilistico dell’autore e dalla foggia del vestito, col collo “a rabat” e le maniche della camicia scoperte e sbuffanti in basso.