Già nel Palazzo del Giardino in data 1834, venne destinato dalla Real Casa nel 1868 alla Biblioteca Palatina, che poi lo cedette nel 1887 alla Galleria.

Di questo ritratto si conoscono altre versioni tutte conservate in ambito parmense. È probabile che l’originale fosse opera di Giusto Sustermans, artista fiammingo alla corte dei Medici, che dipinse anche per i Farnese, su invito della duchessa Margherita, figlia di Cosimo II, moglie dal 1628 di Odoardo. Il duca, figlio di Ranuccio Farnese e Margherita Aldobrandini, morì improvvisamente nel 1646 a trentaquattro anni e in tutti i suoi ritratti si può cogliere quanto il suo fisico fosse deformato da una forte pinguedine, ereditata dalla madre. Spirito inquieto, si impegnò in diverse campagne militari e perse l’appoggio della Spagna, alleandosi con i Gonzaga in favore dei francesi. Le forti spese militari gli crearono tensioni con i banchieri romani e per far fronte alle pressioni dei Barberini, nipoti del papa Urbano VIII, organizzò contro l’esercito pontificio una spedizione militare sulle terre di Castro (1644) da sempre proprietà dei Farnese. Sebbene riuscisse a recuperare il ducato, la questione non era risolta e toccherà poi al figlio Ranuccio II rinunciare definitivamente al controllo di quelle terre, che ritornarono sotto il governo pontificio.