Il ritratto è stato recuperato nel 1973 a Milano presso la sede della Federazione Italiana Studi per l’Amministrazione, dove si trovavano depositati arredi parmensi della casa ducale trasferiti nel capoluogo lombardo dai Savoia, all’epoca delle spoliazioni delle regge borboniche.

Il dipinto, pur presentando in buona parte della tela brani di particolare finezza esecutiva, è stato considerato replica di bottega della versione, in dimensioni minori, conservata alla Galleria degli Uffizi (inv. Palatina n. 298) (AA.VV. 1983, p. 102). Margherita de’ Medici indossa un abbigliamento vedovile e Sustermans potrebbe averla ritratta in queste sembianze durante il suo soggiorno alla corte parmense avvenuto fra il 1649 e il 1650. Vari e frequenti furono le committenze ducali a Sustermans, che si spostò anche alla corte di Modena, dove vissero varie principesse Farnese. Alla morte di Odoardo, Margherita ebbe la reggenza del ducato e più volte si impose sulle scelte dei figli.

Iscrizione: sul verso della cornice, 126

Scheda di Mariangela Giusto tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Cinquecento, Franco Maria Ricci, Milano, 1998.