- Titolo: Ritratto di Giulio Romano
- Autore: Anonimo
- Data: XVI secolo
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 44 x 31,5
- Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa Prati, 1851
- Inventario: GN508
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Indicato nell’inventario della collezione Dalla Rosa Prati al n. 104 come “ritratto di Giulio Romano di autore incerto”, il dipinto è menzionato dal Ricci (1896), che conferma l’identificazione del soggetto e, giustamente, lo definisce come copia poco pregevole, ripresa probabilmente da illustrazioni divulgative dell’effigie del pittore cinquecentesco.
Ne propone, inoltre, la derivazione dal ritratto di Giulio Romano riprodotto nell’affresco con la Donazione di Roma fatta da Costantino a san Silvestro nella sala dedicata all’imperatore in Vaticano. Si può aggiungere a quanto proposto dallo studioso ottocentesco che la tela della Galleria, nonostante i manifesti limiti nel fare pittorico dell’ignoto autore, potrebbe essere una copia, ridotta al solo volto, dell’affascinante ritratto di Giulio Romano eseguito dall’amico Tiziano (già collezione Marcos, Filippine) dove il pittore, ripreso a mezza figura di profilo tiene in mano la pianta di un edificio e si presenta come architetto.
Tiziano registra qui, ribaltandone un po’ provocatoriamente l’originario appellativo di “Iulio pictore”, una vera e propria metamorfosi dell’immagine pubblica dell’artista romano che, prima della sua consacrazione ufficiale, fu spesso invitato in diverse città padane per consultazioni quasi esclusivamente nel settore costruttivo. Interessante diventa, quindi, l’idea che l’anonimo ritrattista del quadro in questione possa configurarsi come un eventuale copista da Tiziano e possa aver voluto celebrare, per le succitate ragioni, la fama del pittore-architetto romano in territorio padano.