- Titolo: Riposo durante la fuga in Egitto
- Autore: Giovan Battista Trotti, detto il Malosso
- Data: 1575-1580 circa
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 106 x 88
- Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa Prati, 1851
- Inventario: GN198
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Arte a Parma 1500-1600
Il dipinto è una copia in controparte della celebre pala di Piobbico più volte replicata da Federico Barocci (rimando al catalogo della mostra del 1975, pp. 85-87), che ebbe immediata fortuna ai suoi tempi anche grazie all’incisione che ne trasse Cornelis Cort nel 1575.
L’evidente impronta stilistica malossesca lo inserisce a buon diritto nella interessante congiuntura neocorreggesca e baroccesca che investe la pittura a Cremona nell’ultimo quarto del XVI secolo, come vide bene la Ghidiglia Quintavalle nel 1968. La circolazione di incisioni e l’arrivo di pittori centroitaliani contribuiscono alla formazione di un linguaggio rinnovato rispetto alla fortunata stagione della pittura campesca: in particolare l’arrivo di una pala di Cristoforo Roncalli per Sant’Abbondio e la decorazione del presbiterio e dell’abside di San Pietro al Po da parte del marchigiano Giorgio Picchi rappresentano i capitoli più significativi di questa vicenda.
Per quanto riguarda il Malosso, invece, è da presupporre la conoscenza diretta di modelli del centro Italia per avervi compiuto personalmente un viaggio: un suo dipinto con il Martirio di sant’Orsola, infatti, era presente ab antiquo ad Assisi (oggi è conservato nel convento di San Francesco: Tanzi 1989, pp. 147-149). Oltre al Riposo, sono state attribuite al pittore cremonese altre copie da dipinti barocceschi: sempre nella Galleria di Parma il San Francesco riceve le stigmate (inv. 420, scheda n. 336, mentre nella Galleria Estense di Modena la Madonna del gatto (Ghidiglia Quintavalle 1960-61, pp. 98-99), per la quale ho proposto un cauto riferimento in direzione di Andrea Scutellari da Viadana (Tanzi 1991, p. 74).