Copia fedele, pur nelle ridotte dimensioni, dell’originale scomparto centrale del Polittico Averoldi, eseguito da Tiziano fra il 1520 e il 1522 per la chiesa bresciana dei Santi Nazzaro e Celso.

È Ricci (1896) a riconoscerla come derivazione cinquecentesca, mentre Martini proponeva un’attribuzione, derivata dalla collezione di provenienza, a Tintoretto, stravagante ma non priva di senso. L’opera infatti è caratterizzata da una pennellata molto mossa e fibrosa, da elementi di lumeggiatura cromatica che rendono incandescente il fondo, una stesura di una certa qualità che la situa comunque nell’ambito veneto della prima metà del ’600.

Scheda di Luisa Viola da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Cinquecento, Franco Maria Ricci, Milano, 1998.