- Titolo: Redentore benedicente
- Autore: Giovanni Martini da Udine (attribuito a)
- Data: 1500-1510
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensioni: 138,3 x 67,4
- Provenienza: Acquistato nel 1825 da Francesco Aglietti di Venezia
- Inventario: 180
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: La pittura veneta 1200-1500
Nel dipinto la figura monumentale del Redentore prende volume dagli effetti di luce che fanno risaltare il gesto benedicente e insieme battono sul ginocchio rotondo, generando una scomposizione prospettica dalle rigide pieghe del mantello e della veste, che definiscono la forma del corpo in modo quasi astratto, regalandole una sorta di plasticità marmorea.
La luce, sofisticata e cristallina, quasi metallica, trae bagliori dalle borchie del volume che il Cristo tiene nella mano sinistra e dall’ornamento dorato del bordo dell’abito, e nello stesso momento disegna sul fondo l’ombra portata del profilo, raddoppiando l’effetto plastico del volto dallo sguardo obliquo. Quasi un’ossessione geometrica che regola anche il raffinato disegno del pavimento, tutto giocato nell’intreccio cromatico prospettico dell’avorio, del nero e del rosso. L’originalità di questo pittore friulano viene così delineandosi fra i grandi esempi del secondo Quattrocento a Venezia, dove era stato mandato da giovane ad imparare il mestiere di pittore da artisti quali Alvise Vivarini, Cima da Conegliano e Giovanni Bellini, dai quali certamente desume l’archetipo primario di questo dipinto, che potrebbe essere databile tra il 1499 e il 1503.