• Titolo: Putti in volo
  • Autore: Lionello Spada
  • Data:
  • Tecnica: Olio su tavola
  • Dimensioni: cm 54,6 x 114,9
  • Provenienza: Parma, Teatro Farnese, 1929
  • Inventario: GN 1159
  • Genere: Pittura
  • Museo: Teatro Farnese
  • Sezione espositiva: Deposito

Dall’Inventario generale corrente (pp. 260, 261, 262) risultano provenire dal soffitto del Teatro Farnese. Del 1159 viene fornito anche l’anno d’ingresso, il 1929, e vengono indicate pure le non buone condizioni di conservazione.

L’assegnazione allo Spada deriva probabilmente dalla coscienza del ruolo ricoperto dall’artista nel progetto e nella realizzazione del complesso teatrale voluto da Ranuccio Farnese. Al di là delle numerose menzioni del nome dell’artista nei documenti e nei carteggi relativi a quell’impresa (per la quale si vedano almeno Capelli 1990 e Fornari 1994, pp. 92-101), la sua mano è individuabile in molte delle finte statue a monocromo inserite entro le serliane lignee che corrono lungo le pareti del grande andito.

La realizzazione del soffitto del Teatro, la cui decorazione aveva preso avvio almeno dal maggio del 1618, iniziò nel luglio dello stesso anno, come si apprende da una lettera del conte Alfonso Pozzo, ideatore del programma allegorico del Salone, al marchese Enzo Bentivoglio a Ferrara (Fornari 1994, p. 93), al quale egli comunica anche la decisione di adottare assi di legno in luogo di teleri perché più resistenti alle intemperie e ai danni prodotti da animali come colombi e topi.

Da questo documento e dai successivi risulta che i lavori furono organizzati dallo Spada, che si avvaleva di collaboratori, e parallelamente dal Malosso, che per incomprensioni coi colleghi bolognesi e piacentini abbandonerà presto l’impresa. Il soffitto, cui era affidata anche la funzione di ampliare illusionisticamente la volta con un’ardita illusione prospettica, sarà definitivamente demolito nel 1867, e questi due frammenti sembrano i soli a essersi conservati.

È possibile che provengano dalla zona centrale della decorazione, e che appartenessero al corteo di divinità che accompagnava la figura di Giove trasportato dall’aquila (Fornari 1994, p. 95). Anche se appare difficile sostenere la diretta autografia di Lionello per l’intera decorazione dell’arena, ed è possibile che anche qui egli si sia avvalso di garzoni, i due puttini rispondono in effetti al suo stile, come può attestare il confronto con i Putti reggenti libri emigrati a Napoli con le collezioni farnesiane (Museo… 1994, pp. 254, 257). Le soluzioni luministiche adottate, in particolare, nella tavoletta inventariata col n. 1143 rimandano a un disegno sicuramente autografo: una bellissima mezza figura di Angelo reggente un libro della Royal Library del Castello di Windsor (inv. 5304; Kurz 1955, p. 138, n. 537, fig. 102).

Bibliografia
Ghidiglia Quintavalle 1960, p. 48;
Ghidiglia Quintavalle 1968b, pp. 62-63;
Fornari 1994, p. 93
Restauri
1967-68
Mostre
Parma 1968
Scheda di Fiorella Frisoni, tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Seicento, Franco Maria Ricci, Milano, 1999.