- Titolo: Paesaggio boscoso con la predica di san Giovanni Battista
- Autore: Sebastiaen Vrancx
- Data: 1600
- Tecnica: Olio su rame
- Dimensioni: cm 29,5 x 59
- Provenienza: Parma, collezione Sanvitale, 1834
- Inventario: GN257
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: I fiamminghi
La serie di paesaggi provenienti dalla collezione Sanvitale vanta una bella coppia di quadri di Sebastiaen Vrancx, pittore e disegnatore fiammingo nato ad Anversa nel 1573, famoso soprattutto per i dipinti con scene militari e di battaglie.
Questo Paesaggio boscoso con la predica del Battista, datato 1600, e la Battaglia fra Centauri e Lapiti (inv. 255) del Complesso monumentale della Pilotta costituiscono un significativo esempio della ricerca artistica perseguita dal pittore durante il suo viaggio in Italia tra il 1595 e il 1600.
L’impostazione paesistica della scena si ispira ai modelli diffusi dagli artisti fiamminghi che ne influenzarono la formazione: oltre all’influsso di Paul Bril e Adam Elsheimer, fondamentale anche il contatto con lo stile di Jan Brueghel, che iniziò a frequentare solo dopo il suo rientro ad Anversa nel 1600, e di cui in seguito divenne collaboratore.
Caratteristica delle opere di questo periodo sono la presenza di alberi imponenti e di figure in movimento, mentre permangono per tutta la sua carriera il gusto per il dettaglio aneddotico e i personaggi con abiti particolarmente colorati inseriti in paesaggi classici e decorativi.
La struttura spaziale di questo paesaggio boscoso è direttamente ispirata alla composizione paesistica tipica delle opere di Brueghel: il grande albero in primo piano a sinistra che crea una quinta scenica, lo spazio che si apre al centro in cui si intravede la figura del Battista e la folla di persone che, seppur intenta nelle proprie occupazioni, assiste alla predica. La doppia fonte di luce crea effetti di controfondo separando la scena tra il primo piano e il secondo piano, gli alberi si aprono verso la veduta di un ponticello.
Il quadro, come il suo pendant, vista la datazione, probabilmente fu eseguito a ridosso del rientro in patria e giunse in Italia attraverso le vie del collezionismo, segno della notorietà dell’autore.
Iscrizione: in basso a destra, “Sebas.us Vrancx 1600”