Pervenuto alla Galleria per acquisto da Enrico Pellegrini, assieme a un pendant raffigurante un Capriccio con fiume e ponte (inv. 463, cfr. scheda successiva), raffigura in primo piano una casa in laguna, forse un’osteria o una locanda, considerata l’insegna sulla porta, con dei “masegni” (massi squadrati in pietra d’Istria) divelti, un uomo che pesca e un altro che sembra raccogliere vongole in primo piano, a sinistra un “bragozzo” con una grande vela bianca, nello sfondo una gondola, altre imbarcazioni e una piccola isola recintata, che ricorda vagamente quella di Santo Spirito.

Da Martini (1875), Pigorini (1887), Quintavalle (1937), le due opere furono assegnate a Canaletto, ma già Ricci (1896) le attribuiva al nipote Bernardo Bellotto, seguito da Fritzsche (1936), da Kozakiewicz (1972), da Camesasca (1974). Secondo Constable – Links (1962, 1976, 1989) gli edifici e il paesaggio sembrano caratteristici di Canaletto, mentre le luci e le figure farebbero propendere per Bellotto.

E in effetti la luminosità diffusa e la nitidezza delle immagini giocano in favore di quest’ultimo che, come ricorda il Guarienti nell’Abbecedario Pittorico… dell’Orlandi (Venezia 1753, p. 101) “cogli ammaestramenti dello zio, superate le difficoltà dell’arte, prese ad imitarlo con tutto lo studio ed assiduità” e le cui opere erano “così diligentemente e al naturale eseguite, che un grande intendimento ricercasi in chi vuole distinguerle da quelle del zio”.

Il Capriccio è databile alla metà degli Anni quaranta, anche in considerazione che il suo pendant (cfr. scheda successiva) riecheggia il “vecchio ponte sul Po da nord est” (Torino, Galleria Sabauda), eseguito dall’artista nell’estate del 1745 per il re Carlo Emanuele III.

Bibliografia
Martini 1875, p. 41;
Pigorini 1887, p. 46;
Ricci 1896, p. 359;
Fiocco 1929, p. 20;
Sorrentino 1932a, pp. 12, 16;
Fritzsche 1936, V.G., 177, p. 123;
Quintavalle A.O. 1937-38, pp. 226, 228;
Quintavalle A.O. 1939, pp. 126-127;
Quintavalle A.O. 1951-52, p. 12;
Ghidiglia Quintavalle 1960, p. 36;
Constable 1962, II, p. 491;
Kozakiewicz 1972, II, p. 87;
Camesasca 1074, p. 92;
Constable – Links 1976, II, pp. 454, 469;
Constable – Links 1989, II, pp. 454-489
Restauri
1905 (G. Filippini);
1989 (Zamboni e Melloni)
Mostre
Parigi 1919;
Venezia 1929;
Parma 1948;
Verona 1990
Giovanna Nepi Scirè, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.