Insieme al pendant con Capriccio lagunare (inv. 462, cfr. scheda precedente) pervenuto alla Galleria per acquisto da Enrico Pellegrini. Raffigura in primo piano un fiume, attraversato a destra da un ponte in pietra, con la parte anteriore e la balaustra in legno, come se si trattasse di un’opera in costruzione o piuttosto in restauro, al centro una torre.

Alcune barche sostano e scorrono lungo il corso d’acqua, al di là del quale, sullo sfondo, appaiono un paese con una chiesa e rilievi montuosi. Tra le figure in primo piano a sinistra un artista seduto al lavoro. Il Capriccio ricorda con sottili variazioni la veduta con Torino: l’antico ponte sul Po da nord est, eseguita nel 1745 per il re Carlo Emanuele III, col ponte visto dalla parte opposta. Anche in questo dipinto, come nella veduta torinese, l’artista si è raffigurato all’opera, questa volta di spalle: è quasi una firma che conferma l’autografia del Bellotto, nella cui produzione i paesaggi fluviali costituiscono temi ricorrenti.
L’ampia estensione del fiume, le instabili immagini che vi si riflettono, le montagne lontane, rendono particolarmente gradevole quest’opera giovanile, a metà fra “capriccio” e veduta reale, ingiustamente e troppo spesso ignorata dalla critica.

Bibliografia
Martini 1875, p. 41;
Pigorini 1887, p. 46;
Ricci 1896, p. 359;
Sorrentino 1932a, pp. 12 e 16;
Fritzsche 1936, VG 176, p. 123;
Quintavalle A.O. 1937, pp. 226, 228;
Quintavalle A.O. 1939, pp. 126-27;
Ghidiglia Quintavalle 1951-52, p. 12;
Ghidiglia Quintavalle 1960, p. 35;
Constable 1962, II, n. 515;
Kozakiewicz 1972, II, p. 87;
Camesasca 1974, p. 94, n. 40;
Constable – Links 1976, II, pp. 454-469;
Constable – Links 1989, II, pp. 454, 489
Restauri
1989 (Zamboni e Melloni)
Mostre
Parma 1948;
Verona 1990
Giovanna Nepi Scirè, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.