Fortemente compromesso da una spessa vernice che lo offusca quasi completamente, il dipinto reca un’attribuzione a Pieter de Molyn, detto Tempesta, riscontrabile dalla documentazione della Galleria.

Il quadro si può riferire a un imitatore di Giovanni Benedetto Castiglione, detto Grechetto, infatti presenta molteplici affinità con uno dei primi dipinti del maestro, il Viaggio di Giacobbe firmato e datato 1633, conservato in una collezione privata di New York (cfr. Standring 1990, pp. 59-60).
Tematica, taglio compositivo e singoli elementi – come il gruppo di personaggi al centro – ricordano quasi puntualmente la tela newyorkese, tanto da far pensare a un imitatore del maestro che potrebbe aver eseguito il dipinto intorno alla metà del ’600.

Bibliografia
Inedito
Restauri
1999 (Zamboni e Melloni)
Scheda di Maria Pietrogiovanna, tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Seicento, Franco Maria Ricci, Milano, 1999.