Il dipinto venne esposto il 25 agosto 1817 all’Accademia parmense e lo Storelli risulta Accademico d’onore, titolo di cui venne insignito in occasione della riapertura dell’istituzione (Atti… 1794-1825, vol. II, c. 137).

L’artista torinese si era in quegli anni già trasferito in Francia, dove abitava a Parigi dal 1800 e aveva esposto per la prima volta al Salon nel 1806 con un paesaggio all’acquarello raffigurante una Veduta del villaggio di San Mauro in Piemonte. Nella capitale parigina trascorse buona parte della sua vita esponendo fino al 1850 e nel 1816 la duchessa di Berry Maria Carolina lo nominò suo professore di Pittura e in particolare nella redazione di paesaggi. Nel 1827 venne insignito della Legion d’Onore e nel 1841 da Carlo Alberto, re di Sardegna, del titolo di cavaliere del Reale Ordine del Merito Civile di Savoia. Paesaggista d’ispirazione latamente romantica, che ebbe in artisti come J.J.X. Bidault, A.E. Michallon e A.H. Dunouy i modelli di riferimento cui attese in tutta la sua produzione, fu anche pittore di quadri storici su esclusiva commissione dei Savoia (su di lui vedasi in particolare Rosci 1980, p. 1489).

Così lo descriveva nel necrologio redatto l’anno della sua morte a Parigi Saint-Maurice Cabanis: “Le sue opere si distinguono per un tocco del tutto particolare, una grande finezza e molta verità”.

Come sottolineato dalla critica, il dipinto in esame, fra i primi dell’artista, con la rovina classica in secondo piano a sinistra, la macchia boschiva al centro e sulle quinte laterali e la scena pastoral-bucolica in primo piano, rientra perfettamente nel genere del cosiddetto “paesaggio all’italiana”, di derivazione dai dipinti di Lorrain, molto in voga nei primi decenni del secolo nella Parigi della Restaurazione. Al suo corpus d’opere, purtroppo ancor tutto da indagare, stante l’odierna mancanza di studi che analizzino la produzione dell’artista piemontese, si aggiunge in questa sede qualche opera transitata sul mercato antiquario in questi ultimi anni.

Innanzitutto qualche olio su tela: un Passo alpino, datato e firmato 1833 (Finarte Milano, n. 770, 5 dicembre 1990, lotto n. 59), un Paesaggio del Mississippi con indiani su una barca, datato 1805 (Sotheby’s New York, 17 ottobre 1997, lotto n. 172) e una bella Veduta di Palermo, datata 1835 (Sotheby’s New York, 9 febbraio 1999, lotto n. 211) e svariati acquarelli: un Paesaggio mediterraneo con il Vesuvio, siglato 1840 (Millon & Robert, Hotel Druot Richelieu Paris, 3 aprile 1995, lotto n. 12); due Vedute di castelli (Christie’s London, 12 dicembre 1996); una Veduta di Tivoli (Sotheby’s New York, 27 gennaio 1999, lotto n. 237); una Veduta di un ponte al chiaro di luna (Calmels/Chambre/Choen, Hotel Druot Paris, 11 ottobre 1999, lotto n. 6); un Paesaggio con torrente, firmato Storelli f. (Bailleul-Nentas, Bayeux,  22 aprile 2000, lotto n. 18); il Casino di Quisisana e il Vesuvio, eseguito a tecnica mista su carta (Sotheby’s Milano, 14 giugno 2000, lotto n. 69); una Rovina su una rupe scoscesa, datato 1835 (Dorotheum Wien, 3 ottobre 2000, lotto n. 203) e un Paesaggio animato (Chourcet-Palloc-Féde, Nice, 20 dicembre 2000, lotto n. 27).

Bibliografia
Atti… 1794-1825, vol. II, c. 137;
Guyot de Fère 1832;
Quadri… 1852, n. 248;
Saint-Maurice Cabanis 1854;
Martini 1872a, p. 70;
Martini 1875, p. 20;
Pigorini 1887,28;
Inventario… 1892, n. 248;
Ceruti 1894, p. 47;
Ricci 1896, p. 362;
Sorrentino 1931b,31;
Gabrielli 1938, p. 122;
Ghidiglia Quintavalle 1960b, p. 40;
Schede Vesme… 1968, p. 1012;
Comanducci 1974, vol. V, 3178;
Maggio Serra 1980, p. 546;
Musiari 1986, p. 145;
Bénézit 1999, vol. XIII, p. 281
Mostre
Torino 1980
Angelo Loda, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.