- Titolo: Maria Luigia distribuisce i premi agli scolari dell’Accademia di Belle Arti di Parma
- Autore: Johann Anton Poch (Pock)
- Data: 1817
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 87,3 x 133,8
- Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti; in deposito presso l’Intendenza di Finanza dal 1961; Accademia di Belle Arti dal 1977; in Galleria dal 1999
- Inventario: Inv. 556
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Il mito di Correggio
L’iconografia e le vicende dell’opera sono state esaustivamente ripercorse da Musiari (1992b) e Giusto (in corso di stampa) che hanno sottolineato l’importanza storica del dipinto, unica rappresentazione di una cerimonia pubblica al tempo di Maria Luigia e a cui si rimanda per la corretta identificazione dei numerosi personaggi presenti alla premiazione degli allievi dell’Accademia. La cerimonia, protagonista la duchessa raffigurata al centro della composizione, ha luogo nella Sala dell’Accademia allestita dopo il rientro dei quadri di Correggio da Parigi.
I capolavori del pittore emiliano, la Madonna di san Gerolamo (inv. 351; cfr. Viola 1998, pp. 23-27) e la Madonna della scodella (inv. 350; cfr. Viola 1998, pp. 28-30) sono abbozzati sul fondo del quadro che risulta così essere una rara memoria dell’allestimento precedente a quello realizzato dal Toschi nelle Sale della Rocchetta. Fra i dipinti è collocato, entro una nicchia, il busto del Correggio eseguito da Giuseppe Carra nel 1818, sotto cui sono murate due lapidi commemorative: una dedicata al Correggio e l’altra alla rinata Accademia. L’intento celebrativo, evidente nella presenza dei quadri ritornati da Parigi e nel soggetto stesso del dipinto, atto a restituire un’immagine della duchessa come patrona delle arti, è tanto più significativo se rapportato alla data di esecuzione del dipinto, realizzato dal pittore boemo Poch. Personalità poco indagata, risulta attivo in prevalenza in territorio asburgico fra Trento, Milano e Parma dove è nominato Accademico d’Onore della locale Accademia nel 1819 (Atti… 1794-1825). L’opera in esame viene esposta in Galleria in occasione dei premi assegnati nel 1821, data in cui fu probabilmente eseguita, ma si ritiene, anche in base alla presenza di quattro dame di Corte nominate Accademiche d’onore nel 1817, che documenti la prima assegnazione dei premi, avvenuta un anno dopo l’arrivo a Parma di Maria Luigia. In queste date doveva essere ancora forte l’esigenza di conferire credito all’istituzione accademica ma soprattutto di creare intorno alla duchessa un clima di consensi, sottolineandone la volontà riformatrice e mecenatistica. La raffigurazione corale di una cerimonia pubblica, realizzata con polita tecnica neoclassica, è inconsueta nel catalogo del Poch, specializzato in ritratti, mentre retaggio della sua attività di miniatore sembra essere la singolare carica ironica che si affianca, forse inficiandolo, all’intento celebrativo.