- Titolo: Madonna della Misericordia con sant'Alberto (?) e sant'Angelo
- Autore: Jacopo Zanguidi detto il Bertoja
- Data: 1564
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni:
- Provenienza: Parma, oratorio di San Quirino, in Galleria dal 1917
- Inventario: 1109
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Arte a Parma 1500-1600
Il dipinto, un gonfalone processionale commissionato dalla Confraternita della Beata Vergine Maria in San Quirino, chiesa dell’ordine carmelitano a Parma, come indica l’iscrizione sulla sommità della tela, viene unanimemente ritenuto dalla critica la prima opera nota del pittore parmense Jacopo Zanguidi detto il Bertoja, uno degli artisti locali di maggior rilievo presso la corte farnesiana.
Lo stendardo, per il quale esiste una nota di pagamento datata 1564, presenta sul verso una decorazione a motivi geometrici lineari, mentre sul recto mostra la Vergine che, in posa rigidamente frontale, apre il manto ad accogliere i devoti confratelli inginocchiati ai suoi piedi, mentre al suo fianco si riconoscono Sant’Alberto da Trapani e Sant’Angelo, notoriamente considerati i fondatori dell’ordine carmelitano.
Bertoja adotta un’iconografia molto tradizionale e un po’ arcaica, dovuta ad una precisa richiesta della committenza, impostando la tela su un impianto fortemente simmetrico, dove i personaggi sono caratterizzati soltanto da un atteggiamento di contenuta devozionalità . Contrasta con questa austerità quattrocentesca la cornice, in cui l’artista realizza una preziosa decorazione con mascheroni dorati che si alternano a motivi di angeli a candelabra.
Tra i due lati verticali dello stendardo si aprono due finte nicchie con le statue di Adamo ed Eva, che rivelano la piena adesione del pittore ai più nuovi e raffinati modelli manieristici della Scuola di Parma, ed in modo particolare alla pittura di Parmigianino, verso cui Bertoja manterrà un interesse costante per tutta la sua carriera.
Le figure dei progenitori ed in particolare quella di Adamo nelle finte nicchie della cornice si rifanno direttamente a quelle dipinte da Parmigianino nell’arcone della Steccata di Parma, da cui sono riprese anche le cromie del rosso, dell’oro e del blu della cornice, richiamando nell’uso della grisaille l’effetto illusionistico dell’affresco.
L’arte di Parmigianino, fondamentale per la formazione del giovane Bertoja, è evidente in tutto il dipinto, anche se è già evidente quello stile che svilupperà nel corso del breve periodo della sua attività .