• Titolo: Madonna col Bambino
  • Autore: Anonimo parmense
  • Data: Metà del XVI secolo
  • Tecnica: Olio su tela incollata su tavola
  • Dimensioni: cm 28,5 x 23
  • Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa Prati, 1851
  • Inventario: GN377
  • Genere: Pittura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: Deposito

La piccola tela, raffigurante la Madonna che abbraccia il Bambino, negli inventari della Galleria è variamente attribuita ad Annibale Carracci e al parmigiano Francesco Maria Rondani.

Considerata di scuola fiamminga dal Martini (1875), è restituita all’ambito parmense dal Ricci (1896) che la avvicina alla Madonna della scodella per la particolare postura del Bambino visto di schiena. Non modificando l’area d’appartenenza, il Quintavalle (1939) avvicina il quadretto alla produzionedel tardo ’500 parmense.

L’iconografia della Madonna e del Bambino riconduce, infatti, a un pittore esercitatosi sui più diffusi esempi dei maggiori artisti del ’500 parmigiano, che – seppur con manifeste differenze – hanno variamente interpretato gli stilemi del Correggioe del Parmigianino.

La figura di Maria, seduta a terra con il capo leggermente reclinato, l’intimo abbraccio del Bambino che si protende verso la madre, riproduce qui una tipologia consueta nelle Madonne dell’artista correggese, che ritorna anche nella morbida capigliatura del Bambino.

Il nitido profilo del volto della Vergine, la peculiare ripiegatura del velo e i capelli finemente intrecciati, l’uso di intense tonalità cromatiche e l’attenta definizione naturalistica del paesaggio, rischiarato da lievi ma efficaci lumeggiature, sembrano potersi accostare – come giustamente notava la Ghidiglia Quintavalle (1968) – agli stilemi del ’500 ferrarese con vaghi echi desunti dall’arte veneta.

Scheda di Cristina Quagliotti tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Cinquecento, Franco Maria Ricci, Milano, 1998.