- Titolo: Madonna che allatta il Bambino, san Giovannino e le sante Maria Maddalena ed Elisabetta
- Autore: Giorgio Gandini del Grano
- Data: 1530 ca
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 81 x 68
- Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa Prati, 1851
- Inventario: GN77
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Arte a Parma 1500-1600
Questa Madonna del latte del Gandini è molto vicina, sebbene di qualità inferiore (si veda ad esempio lo scorcio arduo della Santa Elisabetta e il volto meno riuscito della Madonna) al quadro in Galleria inv. 71 (scheda n. 176) datato 1529 e inoltre proveniente dalla stessa collezione; tale data è chiaramente valido riferimento anche per questa altra opera ed è accettabile in relazione alle notizie che abbiamo della vita del Gandini e ai modelli correggeschi già indicati.
Ricci descrive il quadro “tormentato dai restauri”, mentre il Quintavalle nel 1939 lo considera discretamente conservato: in effetti però la pittura è sgranata e ci sono alcune perdite di colore (ad esempio sul collo della Maddalena). I rapporti affettivi, fra la Maddalena e il Bambino e fra Elisabetta e san Giovannino, derivano, oltre che dagli esempi già ricordati, come la Madonna di san Gerolamo del Correggio, dalla Madonna del latte di Budapest, alla quale si ricollega per il tema stesso, in una complicazione di gesti che assomiglia a una sorta di iunctio dextrarum particolarmente affettuosa. Questo dipinto, insieme all’altro che è conservato nella Galleria, ci fa capire in quale modo la straordinaria invenzione del Correggio sia stata compresa da questo estroso seguace. La figura di Elisabetta sembra derivare dalla Giuditta nell’Assunzione correggesca al Duomo, come del resto il San Giovannino trae ispirazione dal putto immediatamente sotto la figura biblica.