Derivazione da un diffuso prototipo del Poppi di cui la Galleria possiede un esemplare migliore (inv. 392, vedi scheda successiva).

Qui la composizione appare ridotta alla sola figura della Maddalena con un piccolo Crocifisso in mano ma – secondo il Pacini – riducendo e mascherando la grande Croce originale, ripiegando diversamente le dita della mano sinistra e sostituendo al teschio il vaso degli unguenti.

All’iniziale riferimento allo Scarsellino è subentrato nel 1978, secondo un’annotazione nelle carte della Soprintendenza, quello più puntuale a Giovanni Battista Naldini, effettivamente condiscepolo del Poppi presso il Vasari; ma anche se le numerose ripetizioni del prototipo poterono esser fatte da aiuti del Morandini non vi è ragione di pensarne autore il Naldini che era suo pari.

Scheda di Silvia Meloni Trkulja tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Cinquecento, Franco Maria Ricci, Milano, 1998.