• Titolo: Latona e Diana medicano le ferite di Enea
  • Autore: Pierre Duhallas
  • Data: 1772 (I premio)
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 97 x 147
  • Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti
  • Inventario: Inv. 943
  • Genere: Pittura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: Deposito

Al dipinto fu assegnato nel 1772 il primo premio di Pittura al concorso dell’Accademia di Belle Arti di Parma. Della tela, di assai modesta fattura, erano stati apprezzati genericamente “la felicità della composizione pittoresca, e il vivo colorito”. La scelta era in realtà motivata dalla quasi totale assenza di concorrenti: in quell’anno infatti la scarsa affluenza di partecipanti al concorso era risultata particolarmente vistosa, come risulta dal commento della commissione: “meraviglia in noi desta la freddezza degli estranei, e non leggiera indignazione l’inerzia di tanti allievi”.

Il soggetto, ispirato al quinto libro dell’Iliade, era così formulato: “Latona e Diana che medicano la ferita d’Enea ne’ penetrali del Tempio d’Apollo. Le due divinità devono conservar nell’azione la nobiltà della loro natura, ed esprimere nei volti l’interesse di quel soccorso, che porgono due femmine, di cui la bellezza dev’essere corrispondente all’età loro”.

L’episodio omerico viene proposto dall’artista da un punto di vista ravvicinato; sommario è il riferimento all’ambientazione del tempio di Apollo, di cui peraltro era stata richiesta una precisa rappresentazione architettonica, aggiornata alle più recenti scoperte archeologiche: “Molti sono i Tempj antichi dedicati ad Apollo, che si sono scoperti, e che ponno servir di norma agli studiosi Pittori”.

Il pittore parigino rimane ancor oggi pressoché sconosciuto, né di lui sono note altre opere. Oltre ad essere stato allievo “del Signor Boizau” (si tratta probabilmente del pittore Antoine Boizot), si ha notizia di un suo soggiorno italiano nel 1771. È infatti documentato un passaggio dell’artista a Parma, nel giugno dello stesso anno, dove si era recato per prendere accordi circa la sua partecipazione al concorso. Il dato è testimoniato da una lettera del Duhallas indirizzata al segretario dell’Accademia, il conte Carlo Castone della Torre Rezzonico, conservata presso l’archivio dell’Accademia di Belle Arti di Parma.

Bibliografia
Carteggio 1772, n. 12;
Cirillo – Godi 1979d, p. 37;
Pellegri 1988, pp. 103-104
Restauri
1986 (Lab. Degli Angeli)
Mostre
1979
Francesca Lui, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.