Il dipinto che rappresenta l’interno della sagrestia della chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma è una delle vedute d’interni più note di Luigi Marchesi, che ebbe un tale successo tanto da essere replicata più volte, anche se con variazioni iconografiche nell’impostazione a seconda delle diverse situazioni nel corso della giornata.

In questa versione Marchesi inquadra la scena con un taglio prospettico di grande effetto, evidenziando il passaggio che dalla sagrestia porta alle stanze adiacenti, con la luce intensa di pieno giorno proveniente dalle finestre. Sceglie un punto di vista ravvicinato focalizzando l’attenzione sull’arredo e sulle figure dei monaci e dei chierichetti, i cui gesti lenti e trattenuti prendono vita grazie a sciolte e rapide pennellate luminose. Più morbidi e caldi sono invece i contrasti chiaroscurali che caratterizzano l’ambientazione, resi con una stesura pittorica più sgranata e meno definita rispetto ad altri quadri di analogo soggetto. Fu lo stesso Marchesi a scegliere questa versione da presentare all’esposizione all’Accademia di Parma del 1857, poi a Torino, e successivamente alla Società di Incoraggiamento parmense dove viene sorteggiata al duca Roberto I di Borbone che ne apprezzò le qualità tanto da farla entrare nella sua collezione personale. Nel 1861 venne presentata all’Esposizione Nazionale di Firenze, che celebrava l’Unità d’Italia, dove fu premiata con la medaglia d’oro per la classe XXIII di Pittura, l’unica tra le opere degli altri artisti parmensi presenti in mostra.

Bibliografia
Martini 1871b, p. 172;
Martini 1872a, p. 42;
Janelli 1877, p. 237;
Ricci 1896, p. 381;
Sorrentino 1927, p. 3;
Sorrentino 1934, 240;
Quintavalle A.O. 1939, p. 249;
Allegri Tassoni 1952, p. 47;
Copertini 1971, p. 78;
Fornari Schianchi 1983b, p. 222;
Mavilla 1998, pp. 102-103 (con completa bibl. prec.);
Lasagni 1999, vol. III, p. 364
Restauri
1950 (L. Arrigoni);
1998 (Melloni e Zamboni)
Mostre
Torino 1857;
Parma 1857;
Firenze 1861;
Londra 1862;
Parma 1913;
Parma 1998