Il successo delle opere di Paolo Veronese in ambito veneto, e soprattutto veronese e vicentino, per tutto il ’600 è testimoniato dall’esistenza di numerose copie e derivazioni (se ne conoscono anche del giovane Sebastiano Ricci).

La nostra teletta risulta copia fedele, qualitativamente brillante nella stesura ricca di accenti luministici e dal colore smaltato, dell’originale eseguito fra il 1567 e il 1573 da Paolo, già dei Pisani Moretta a San Polo in Venezia, e dal 1857 presso la National Gallery (inv. P163).

Studi anche recenti (Rossi 1990, p. 132) hanno illuminato l’attività, impregnata di ricordi e citazioni veronesiane, del vicentino Francesco Maffei (1605-1660), che, specie nel periodo dell’apprendistato è stato autore di repliche dal grande autore per una committenza che le richiedeva in ambito provinciale, e il cui nome si potrebbe proporre in relazione a questa in ragione della precipuità formale che la caratterizza.

Scheda di Luisa Viola da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Cinquecento, Franco Maria Ricci, Milano, 1998.