• Titolo: Incredulità di san Tommaso
  • Autore: Enrico Barbieri
  • Data: 1842 (Gran premio)
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 158 x 118
  • Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti; Amsterdam, Casa Littorio dal 1939; attualmente in deposito all’Ambasciata italiana ad Amsterdam
  • Inventario: Inv. 562
  • Genere: Pittura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: Deposito

Nel 1842 Enrico Barbieri partecipò come unico concorrente all’annuale Gran Premio di Pittura dell’Accademia parmense; sotto la supervisione dei professori Borghesi, Morini e Bandini eseguì il prescritto “San Tommaso in atto di porre il dito nel trafitto costato di Gesù Cristo, all’oggetto di convincersi per se medesimo che quegli era veramente il Redentore risorto”.

La commissione giudicante affermò che “… degna di lode è la composizione delle due mentovate figure e soprattutto quella del Salvatore. Il colorito ne è vero, vivo, diligentissimo: il gittar dei panni accurato, grandioso in un effetto felice; armonioso e ben lumeggiato il fondo. Ma dopo simili particolari… non si poté non notare la poca forza nel disegno massime in riguardo alle attaccature e la non bastante nobiltà delle forme così nella testa del Redentore come nelle parti estreme del santo apostolo. Da noi pertanto siccome i pregi di siffatto lavoro parvero vincere d’assai le mende… fu a suffragi pieni dichiarato degno del premio” (Atti… 1839-1846, vol. IV). Si tratta del dipinto in esame che, secondo i regolamenti dell’Accademia, rimase di proprietà della stessa e che nel 1939 venne dato in deposito alla Casa Littorio di Amsterdam, per poi essere collocato presso l’Ambasciata italiana della città olandese dove ancora oggi si trova (Inventario… s.d.).

Dal giudizio dei commissari, tutti rappresentanti della linea neoclassica dominante l’ambiente accademico parmense, emerge un certo disappunto per taluni tratti naturalistici del dipinto, che invece hanno suscitato il positivo interesse di studiosi a noi più vicini (Copertini 1968; Mecenatismo… 1974) e che, indubbiamente, accreditano al giovane Barbieri un apprezzabile orientamento verso scelte stilistiche non rigidamente ancorate a dettami di scuola, ma aperte a soluzioni espressive di gusto romantico. Come è stato giustamente evidenziato dagli autori più sopra citati, questo tentativo di sintesi fra rigore compositivo neoclassico e misurata naturalezza espressiva permane anche in opere più mature del nostro artista e, anzi, può essere considerato un tratto distintivo del suo stile.

Bibliografia
Atti… 1839-1846, vol. IV, 9 giugno 1842, 30 luglio 1842, 1 agosto 1842, 9 dicembre 1842;
Inventario… 1852;
Ricci 1896, p. 170;
Copertini 1968, p. 3;
Copertini 1971, p. 50;
Mecenatismo… 1974, pp. 44, 61;
Tanara Sacchelli 1997, p. 5;
Enciclopedia… 1998,
p. 107;
Lasagni 1999, vol. I, p. 273
Patrizia Sivieri, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.