- Titolo: Il voto di Jefte
- Autore: Giuseppe Pedrini
- Data: 1792 (II premio)
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 91 x 137
- Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti; in deposito presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi
- Inventario: 546
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: L'Accademia
Nel 1792 il dipinto ottenne il secondo premio al concorso di Pittura indetto dall’Accademia di Belle Arti di Parma per un tema di soggetto biblico rappresentante “l’inaugurato [sc. malaugurato] incontro di Jefte colla propria Figlia fuori delle porte di Masfa nella Palestina”, per il quale si fornivano precise indicazioni: “si deve rappresentar la Figlia accompagnata da lieto stuolo di festose donzelle nell’atto di correre giuliva incontro al Padre, che vincitore ritornando dal Campo degli Ammoniti, al primo vederla ricordasi il voto fatto, e per dolore si lacera le vesti”. Come si apprende dallo stesso bando, il tema era stato oggetto di rivisitazione settecentesca in una tragedia del gesuita Giovanni Granelli.
La commissione accademica, che in quell’anno non aveva ritenuto di assegnare il primo premio di Pittura, selezionava fra le cinque tele partecipanti il dipinto del veneziano Pedrini, allievo di Francesco Maggiotto a Venezia, perché “ben colorito, artistamente condotto, di buon accordo, e con diligenza eseguito”.
Il soggetto, che avrebbe richiesto una trattazione drammatica, è risolto in maniera misurata, quasi aggraziata, e non rende conto del dramma che si sta consumando: il riconoscimento della figlia da parte del padre condottiero, che aveva fatto voto di sacrificare, se vittorioso, colui che per primo avrebbe incontrato sulla via del ritorno in patria, rappresenta la fatale condanna. Poco incisiva e tendente al patetico più che al tragico è la figura di Jefte, raffigurato al centro nell’atto di lacerarsi le vesti alla vista della figlia. Lo stesso corteo danzante a sinistra che accompagna la fanciulla rivela influssi di maniera da modelli ercolanensi, mentre più vivaci sono il movimento e il carattere impressi alle figure militari sulla destra.
La tela è attualmente in deposito presso la sede dell’Ambasciata d’Italia a Parigi.