- Titolo: I guasti dell’inondazione di Parma del 1868
- Autore: Mentore Silvani
- Data: 1868
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: 44 x 57
- Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti; vinto alla Mostra della Società di Incoraggiamento nel 1868
- Inventario: Inv. 676
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Il quadro, vinto all’esposizione della Società di Incoraggiamento del 1868 e assegnato alla Pinacoteca, rappresenta gli effetti disastrosi causati dalle acque del torrente Parma in occasione dell’alluvione dell’Oltretorrente del 23 settembre 1868. La veduta, racconto dal vero dell’avvenimento, riprende un edificio danneggiato nei pressi del vicolo Santa Caterina: l’evento traumatico del disastro appare in tutta la sua drammaticità nelle case distrutte, nelle macerie e nei muri sbrecciati e puntellati.
L’episodio, raffigurato dal Silvani nei giorni immediatamente successivi alla calamità, ha un tale impatto emotivo sulla città, che anche il pittore Guido Carmignani effettua numerose riprese fotografiche dell’avvenimento, scatti utilizzati poi nel 1873 per dipingere otto tavole incorniciate in sequenza, realizzando un vero e proprio reportage pittorico con la cronaca dell’evento. Come per Carmignani, anche per Silvani la fedeltà al dato reale nella rappresentazione pittorica è un’esigenza primaria in quest’opera. La veduta riprende in scorcio le case del vicolo, ponendo prospetticamente in primo piano gli edifici danneggiati, raffigurati non nell’attimo traumatico dell’evento calamitoso, ma nei giorni successivi allo sgombero delle macerie. La desolazione dei detriti e del fango diventano nella veduta un paesaggio malinconico, meta delle passeggiate dei curiosi della città, dove le persone e le cose appaiono immerse in una calma irreale.
Annoverato fra i migliori allievi di Gerolamo Magnani, Mentore Silvani compie la formazione professionale presso l’Accademia parmense di Belle Arti, partecipando attivamente alle iniziative promosse dalla Società di Incoraggiamento. Nell’autore, oltre all’attività professionale di scenografo teatrale (attività esercitata anche a Venezia nel 1871), non viene meno l’impegno artistico per la pittura di Paesaggio, partecipando fin dal 1864 alle esposizioni periodiche della Società di Incoraggiamento, ottenendo il primo premio in numerose edizioni (1864, 1867, 1868, 1869, 1879, …) (Lasagni 1999).
Un giudizio critico del 1889 evidenzia le caratteristiche della pittura del Silvani: “le tinte tutte sono belle, trasparenti e condotte con gran maestria… in essa si scorge la scuola del celebre Magnani” (“GP”, 26 luglio 1889).