Benedetto Marsilio Lanati è pittore piacentino di cui si conoscono pochi dati biografici, non sufficienti a restituirne la personalità. Nel 1842, all’età di ventidue anni, risulta iscritto alla Scuola di disegno dell’Accademia parmense (Ruolo… 1837-1856, n. 97), nel 1854 è ricordato (Atti… 1857-1863, vol. VII, p. 84) come sostituto all’Ispezione, nel 1864 (Atti… 1864-1877, vol. VIII, p. 7) compare come professore con voto, pur presenziando raramente alle adunanze, e infine nel 1882 il pittore dona all’istituzione un Ecce Homo che, giudicato di buona qualità dai professori, merita all’autore il titolo di Accademico d’onore.

L’opera è ricordata negli inventari manoscritti con i pochi dati indicati, mentre solo il Pigorini la cita in un catalogo a stampa ricordando che il Lanati era vivente nel 1887.

Il dipinto, copia dell’Ecce Homo del Guercino conservato a Roma nella Galleria Nazionale di Palazzo Corsini (inv. 91) riproduce con fedeltà l’originale, rivelando la mano di un pittore diligente che nell’interpretare il modello ne accentua, secondo il gusto ottocentesco, la carica patetica dell’espressione, adottando una tecnica polita di matrice accademica.

Un’altra notizia relativa al Lanati si incontra negli Atti dell’anno 1882 quando sottopone al giudizio degli Accademici, di cui non si conosce l’esito, due opere che gli appartengono: una raffigurante San Gaetano di Thiene, secondo il pittore attribuibile al Piazzetta, e l’altra una Madonna (Atti… 1879-1893, vol. IX, 16 novembre 1882).

Bibliografia
Atti… 1879-1893, vol. IX, 1 luglio 1882;
Pigorini 1887, p. 22
Restauri
2000 (M. Ginanni, Lab. Sopr.)
Maria Chiara Cavazzoni, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.