L’attribuzione all’Amidano, avanzata dalla Ghidiglia Quintavalle (1968b), non sembra più sostenibile.

La teletta è, anzitutto, da datarsi attorno alla fine del ’600, più avanti dunque dei primi decenni del secolo quando è documentato il pittore di Parma. Se l’accento neocorreggesco la riconduce all’ambiente emiliano, le pennellate rapide e liquide dei panneggi sembrano tradire la conoscenza del gusto genovese d’età barocca e in particolare dei modi di Domenico Piola.

Bibliografia
Ghidiglia Quintavalle 1968b, p. 52
Restauri
1967-68
Scheda di Marco Riccomini, tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Seicento, Franco Maria Ricci, Milano, 1999.