- Titolo: Diluvio universale
- Autore: Napoleone Mellini
- Data: 1826 (I Premio)
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: 140 x 197
- Provenienza: Parma Accademia di Belle Arti; in deposito dal 1921 al Comune di Piacenza presso la Procura; rintracciato nel 1974, in Galleria dal 1985
- Inventario: Inv. 800
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
La tela è indicata negli inventari della Galleria come rappresentante “Un episodio del diluvio dipinta da Mellini Napoleone” che aveva iniziato i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Parma, per poi trasferirsi stabilmente a Milano.
L’opera partecipò, come unico quadro in gara, al concorso di pittura dell’Accademia indetto per l’anno 1826, aggiudicandosi il primo premio. Come risulta dagli Atti dell’Accademia l’assegnazione del premio fu piuttosto dibattuta a causa del non completo accordo dei professori giudicanti che evidenziarono i limiti dell’opera del giovane Mellini definendola “non totalmente commendevole nel disegno” e “forse non nuova nell’invenzione” e soprattutto “al quanto ammanierato e monotono, e non abastanza morbido il colorito”. Nonostante tutte queste critiche il premio venne ugualmente assegnato per la correttezza e l’armonia della composizione oltre che la “diligente trattazione di alcune parti, che mostrano nell’autore l’attitudine a buoni studi e la capacità di far meglio, meritevole di essere incoraggiata con la lode e col guiderdone”.
Seguendo le indicazioni, di matrice romantica, del tema di concorso, la tela rappresenta le ultime vittime del diluvio universale che cercano disperatamente la salvezza arrampicandosi su un’altura rocciosa ormai interamente circondata dalle acque. Sullo sfondo di un cielo cupo acceso solo dal bagliore dei lampi, si scorge sulla destra l’arca di Noè che galleggia sulle acque tempestose.
Le parti più riuscite dell’opera restano le figure in primo piano e soprattutto i loro volti che disperati cercano inutilmente la salvezza.