- Titolo: Deposizione di Cristo nel sepolcro
- Autore: Scuola lombarda
- Data: tardo secolo XVII
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensioni: cm 42 x 31
- Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa- Prati, 1851
- Inventario: GN 42
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Prima attribuito a Giulio Cesare Amidano (Inventario… 1832-1851, n. 83; Martini 1872, p. 26 e 1875, p. 4) o a Luigi Amidano (Sorrentino 1931a, p. 15), il dipinto fu catalogato come opera della Scuola lombarda del primo ’600 dal Quintavalle (1939, pp. 201-202).
Secondo la Gregori, che lo pubblicò quale opera giovanile, intorno al 1630, di Luigi Miradori, detto il Genovesino, l’attribuzione al pittore cremonese spetta a Roberto Longhi (1954, p.13).
La Ghidiglia Quintavalle accettò l’attribuzione al Genovesino (1960, p. 29), che la Gregori in un secondo tempo confermò (1973, p. 67); un’opinione espressa anche dalla Bandera (1989, p. 817).
Per ragioni stilistiche, una datazione intorno al 1680-1690 sembra attendibile. Il quadro mostra un tipo di gigantismo nelle figure che ricorda i modi di certi pittori lombardi della seconda metà del ’600 quali Antonio Busca (Milano 1625-1686) o, più in particolare, Filippo Abbiate (Milano 1640-1715).
Si veda anche la scheda precedente.
Il quadro è coperto da una vernice sporca e i toni scuri sembrano rientrati.