Il quadro reca l’attribuzione al Muzzi sin dalla Guida del Martini, del 1875, ma è di qualità mediocre e sembra problematico attribuirlo a Domenico Muzzi, che la stessa Accademia (fu allievo di Giuseppe Baldrighi, cfr. Musiari 1986 e Pellegri 1988) salutava come grande disegnatore

“la somma abilità nel disegno e nella pittura abbastanza nota per molte belle opere del sig. Domenico Muzzi parmigiano gli ottenne il titolo di Accademico Professore onorario e dell’opera sua si varrà la R. Accademia per posare il nudo, e di reggere con gli altri Professori di settimana gli Alunni” (Atti… 1781). Va segnalato altresì che Bertoluzzi riferisce (Cirillo – Godi 1987) che “Muzzi aveva i pennelli di ogni prezzo”. Il soggetto appartiene a una tematica ottocentesca di sapore intimista e/o pauperista: penso a La culla (1870) di Cleteofonte Preti, conservato nell’Archivio della stessa Accademia di Parma o alla Guardiana dei campi che fa la calza (1890) di Silvestro Lega.

Bibliografia
Archivio Accademia Belle Arti Parma, cassetta 6, fasc. 2, scheda 12;
Atti… 1770-1793, vol. I, p. 171;
Martini 1875, p. 43;
Ricci 1896, pp. 178-179;
Pigorini 1887, p. 46;
Cirillo – Godi 1987, pp. 149-150
Restauri
1956-57
Eleonora Frattarolo, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.