In questa contenuta rappresentazione della Deposizione la croce è posta quasi al centro della scena, il corpo di Cristo esanime è abbandonato sulle ginocchia di Maria, che gli tiene la mano, mentre porta la destra al petto, Giuseppe d’Arimatea trattiene il lenzuolo bianco e Maria Maddalena, riconoscibile dal vasetto con gli oli profumati, lo compiange. Alle spalle della Vergine, San Giovanni la sostiene confortandola per il dolore.

Questo tipo di composizione compare in diverse Deposizioni e Pietà realizzate dal pittore fiammingo Denys Calvaert, inoltre un disegno che reca la firma “Dionisio flamengo”, soprannome con cui l’artista era noto in Italia, è stato considerato dalla critica come uno studio preparatorio di questo dipinto, anche se con qualche variante.

Questi accostamenti confermano l’attribuzione di questa Deposizione a Calvaert: lo squarcio di cielo a sinistra, lo sfondo montagnoso, l’espressività dei volti, sono di gusto nordico, ma si nota anche l’influsso italiano, e correggesco in particolare, nelle tonalità cromatiche cangianti e luminose, tipiche di diverse sue opere realizzate degli anni tra il 1595 e il 1609.

Il quadro entra in Galleria nel 1851 con l’acquisto della collezione Dalla Rosa-Prati promossa dalla duchessa Maria Luigia.

Bibliografia
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