• Titolo: Combattimento di cavalieri
  • Autore: Anonimo
  • Data: inizi secolo XVII
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: cm 38 x 96
  • Provenienza: Ignota
  • Inventario: GN 865/1
  • Genere: Pittura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: Deposito

È presumibile che il dipinto, ritrovato nei depositi della Galleria negli anni Settanta di questo secolo privo del numero d’inventario, fosse quello mancante indicato con il n. 865/1 e già elencato in Galleria nella bozza d’inventario del 1874 e come tale facesse parte di una serie di sette tele con identico soggetto d’ignota provenienza, inventariate in sequenza nel registro corrente con misure quasi simili.

Dipinti per i quali si sono perse le tracce degli altri sei (quattro inviati nei primi decenni di questo secolo a Roma in vari uffici pubblici e gli altri scomparsi durante il secondo conflitto), indicati tutte come opere fiamminghe del XVII secolo e di cui non esistono riproduzioni fotografiche.

Quest’unica tela a noi nota venne proposta dall’Arisi nel 1975 a Francesco Monti detto il Brescianino, pur avvertendo una differenza sostanziale nel disegno “nervoso e scattante”, rispetto alla produzione ormai ricomposta del fortunato pittore di battaglie, e la datò a “un momento ancora giovanile”, riscontrandovi richiami formali con alcuni particolari di un dipinto veneziano a soggetto sacro di Pietro Ricchi detto il Lucchese, indicato dalle fonti come maestro del Monti.

Attribuzione messa in dubbio dalla Consigli (1994), che – senza una lettura critica – riconduce la tela a un ambito fiammingo – come era stata considerata in passato – forse desiderando richiamare l’attenzione sul soggetto della composizione, più simile a una scena epica o cavalleresca, di matrice mitologica o biblica, diversa dalle generiche battaglie codificate nel ’600, dove per lo più si narrano conflitti tra eserciti cristiani e turchi.

Nondimeno Raffaella Arisi aveva avvertito nell’invenzione di questa scena soluzioni formali non troppo lontane da quelle utilizzate dal Mirola e dal Bertoja, per i quali è sufficiente citare brani con cavalli e cavalieri negli affreschi delle sale del Palazzo del Giardino, collegandole di diritto a una pittura ancora tardomanierista, popolata da figure mosse da una intensa energia narrativa, che coinvolge ogni cosa con identica sensibilità di resa.

Il groviglio di gesti dei cavalieri, abbigliati come guerrieri dell’antichità, e il muoversi al vento delle criniere dei cavalli e delle lunghe piume fissate sugli elmi di foggia ancora cinquecentesca fanno eco allo svolazzare delle sciarpe e degli stendardi; una mescolanza di luci e colori sovrapposte a una pittura scura di base, che dai primi piani costruiti con un disegno ben delineato, divengono nel fondo rapide e sicure lumeggiature.

Se pur la lettura della scena sia in parte compromessa da diffuse abrasioni del dipinto, estese specie ai margini, si può azzardare un confronto stilistico, per il disegno delle gambe del cavallo dal manto pezzato in primo piano, con quello assegnato da Zeri (1994, pp. XXI-XXIV) a un anonimo artista del primo quarto del XVII secolo nell’episodio della Gerusalemme liberata custodito a Roma, nel Palazzo dei Conservatori.

Una certa affinità, anche se dedotta solo da riproduzioni, inoltre, può essere colta nel disegno delle figure in secondo piano, nonché nella espressività delle teste dei cavalli, con le due tele sempre segnalate da Zeri (1994, figg. 12-13), già apparse a Torino nella galleria Zabert, anch’esse datate al primo quarto del ’600. A tale periodo si può ricondurre anche la nostra tela, eliminandola definitivamente dal catalogo del Brescianino, per collocarla nell’anonimato fra le tante scene di combattimento che la pittura italiana ha prodotto nei primi anni del ’600, su modelli classicisti, grazie anche al diffondersi di repertori a stampa.

Bibliografia
Bozza… 1874;
Arisi R. 1975, p. 48, f. 12;
Cirillo – Godi 1993, p. 106;
Consigli 1994
Restauri
1975?;
1999 (Lab. Delta)
Mostre
Piacenza 1975
Scheda di Mariangela Giusto, tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere Il Seicento, Franco Maria Ricci, Milano, 1999.