- Titolo: Chiostro di San Quintino in Parma
- Autore: Antonio Luigi Rossi
- Data: 1869 circa
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: 36 x 28,3
- Provenienza: Società di Incoraggiamento, 1869 (?)
- Inventario: Inv. 605
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Fra i topoi preferiti dai vedutisti parmensi dell’800 è il chiostro del soppresso monastero benedettino femminile di San Quintino: anche il Rossi – come Giuseppe Ferrarini (inv. 568; cfr. scheda n. 1152) e il suo maestro Luigi Marchesi (inv. 98 e 103; cfr. schede nn. 1048, 1046) – si cimentò sul soggetto, dapprima con un’opera vinta nel 1857 dal Comune di Trecasali (Parma) dove tuttora si trova, replica di una veduta del suo professore (inv. 103), poi con questa tela più autonoma e tecnicamente più matura.
Questa evoluzione fa propendere gli studiosi per la possibilità che la tela risalga non tanto alla fine degli Anni cinquanta (il Ricci la dice acquisita nel 1857), quanto alla fine degli Anni sessanta (in accordo con gli inventari correnti che riportano 1869).
Lo scorcio è qui differente rispetto alla prima prova, ripreso com’è dal lato opposto del chiostro, sempre mirando la scala posticcia ricavata in un angolo per salire alla loggia superiore; il muretto fra le colonne divelto per il passaggio del carretto, il tino sotto la rampa, la figura femminile che si ferma sui primi gradini come richiamata dalla presenza del pittore, rimandano allo stato ormai secolarizzato del cortile dopo la soppressione delle benedettine, che lo avevano eretto nel ’400, con le sue tipiche arcate sostenute da forti colonne dalla base a foglie angolari.