• Titolo: Capitello con sirene e girali
  • Autore: Anonimo
  • Data: Primo quarto del XII secolo
  • Tecnica: Bassorilievo
  • Dimensioni: h 22, base sup. (max cons.) 52 x 45,7, base inf. ottagonale 39 x 43 (lato dell’ottagono 16-18)
  • Provenienza: Ignota; già Parma, Museo Archeologico
  • Inventario: GN1828
  • Genere: Scultura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: Antelami e il suo tempo

Il capitello ottagonale ha un lato completamente scalpellato e presenta profonde fratture sui fianchi; numerose staffe nella base superiore e attorno al vaso bloccano le incrinature e tengono uniti i frammenti. Le sirene che lo ornano hanno coda bipartita trattenuta con le mani e lunghi capelli che scendono a ciocche sul petto, una cintura variamente decorata segna lo stacco fra il busto e la coda. Alle sirene, che occupano ognuna un lato, sono alternati dei girali vegetali strigilati chiusi a cerchio e segnati lungo i bordi da fori di trapano. Altri fori sono disposti lungo e il corpo e la coda delle sirene.

La Fornari Schianchi (1989) individua nella sirena bicaudata un tema molto diffuso, a partire dai modelli modenesi e lombardi, anche in area parmense e cita vari esempi con questo soggetto: dai capitelli del Duomo, a quelli di Santa Croce a quello della Pieve di Collecchio, da cui deriva, per questo pezzo, l’attribuzione a una maestranza parmense operante nei numerosi cantieri locali nell’ultimo scorcio del XII secolo.

La Zanichelli (1990b) fa notare come la coesistenza nel capitello del girale rovesciato e della sirena si colleghi da un lato alle esperienze provenzali alla base della cultura campionese e antelamica, dall’altro alla tradizione dell’officina attiva nella Cattedrale parmense fra il 1106 e il 1120. Altro motivo di sospetto è dato dalla lavorazione a trapano che sembra essere stata eseguita posteriormente, come dimostra il suo sovrapporsi ai capelli delle sirene. Tali elementi portano la studiosa a ipotizzare due momenti esecutivi: all’inizio del XII secolo sarebbero state scolpite le sirene e la base della decorazione circolare, mentre alla fine del secolo sarebbe avvenuta la trasformazione in girali rovesciati.

In effetti la disposizione e l’esecuzione dei fori di trapano sembrano un tentativo “maldestro” di dare volume e profondità ai corpi delle sirene in un momento successivo alla loro realizzazione; tuttavia la stessa “incongruenza” si nota anche a proposito dei girali; per cui se in effetti la rilavorazione a trapano è avvenuta in un secondo momento, questo deve essere stato successivo anche alla esecuzione dei girali.

Le sirene bicaudate certamente rimandano a quelle rappresentate nel pilastro della navata centrale e, soprattutto, nel capitello del matroneo sinistro della Cattedrale, anche se il tema della sirena è fra quelli più rappresentati nel XII secolo, secondo l’iconografia standardizzata di donna-pesce già citata nel Liber Monstrorum databile al IX secolo e poi testimoniata nei bestiari medievali variamente derivati dal Physiologus.

Meno diffuso è, invece, il tema del girale chiuso isolato prima delle esperienze campionesi e dei notevoli esempi proposti dall’Antelami nel Battistero di Parma. Si deve notare tuttavia che i girali del capitello qui in esame sono avvicinabili a quelli antelamici solo tipologicamente, in quanto non ne riprendono né la volumetria né la forza plastica; ma, proprio per le caratteristiche esecutive, sembrano quasi “stralciati” dalla decorazione vegetale di tanti capitelli della Cattedrale, come ad esempio quello dell’emipilastro addossato del matroneo sinistro o la cornice del pilastro n. 51 del matroneo destro (Quintavalle 1974, figg. 492, 568).

Lo stesso girale chiuso in posizione isolata è presente anche nel capitello con il simbolo dell’Evangelista Luca nel nartece di Badia Cavana, datato intorno al 1115-1117.

Dunque, pur essendo molto probabile un intervento a trapano successivo alla esecuzione delle figure, il capitello ottagonale sembra essere stato eseguito interamente entro il primo quarto del XII secolo.

Scheda di Maria Pia Branchi tratta da Fornari Schianchi L. (a cura di), Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere dall’Antico al Cinquecento, Franco Maria Ricci, Milano, 1997.