• Titolo: Bramante presenta Raffaello a Giulio II
  • Autore: Ignazio Affanni
  • Data: 1859 (I premio)
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 102 x 149
  • Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti (saggio di concorso per il pensionato artistico del 1859); in deposito presso il Comando della Legione dei Carabinieri
  • Inventario: Inv. 496
  • Genere: Pittura
  • Museo: Galleria Nazionale
  • Sezione espositiva: Deposito

È il saggio con cui il pittore vinse il concorso accademico per il pensionato artistico del 1859 (Atti… 1857-1863, vol. VII). Concorso davvero poco partecipato che vide l’ormai trentunenne allievo Affanni unico e non proprio legittimo concorrente, avendo egli superato i limiti d’età previsti dalle norme statutarie per l’ammissione al concorso. Senza una proroga sarebbe stata preclusa al pittore la via – già tentata invano nel 1853 (Atti… 1853-1857, vol. VI, 29 agosto) – “a quel mezzo efficacissimo di perfezionamento nell’arte” che era il pensionato (Atti… 1857-1863, vol. VII, 15 aprile, 18 e 23 maggio 1859).

Il Corpo accademico ritenne dunque di non poter respingere l’istanza del pittore e, procuratosi gli avalli giuridici necessari, lo ammise solitario al concorso. Dagli Atti trapela con chiarezza un atteggiamento di comprensibile benevolenza nei confronti di uno studente di vecchia data, di cui certamente si tennero in conto, oltre che i meriti, la tenacia e l’indubbia operosità. Affanni aveva assiduamente frequentato i concorsi scolastici e dal 1854 la sua presenza alle mostre annuali della Società di Incoraggiamento era stata continuativa e cospicua per numero di opere presentate (Allegri Tassoni 1984, pp. 523-566).

I titoli testimoniano la sperimentazione pressoché esclusiva, in quegl’anni giovanili, di una pittura di genere, tra l’edificante e il commovente, che dominerà anche in seguito nella produzione dell’Affanni e che ben rispondeva, peraltro, alle rinnovate esigenze del mercato artistico. La pittura di nobili intendimenti, volta “ad ammaestrare gli intelletti” rimaneva prerogativa dell’arte accademica, restia ad abbandonare toni elevati. Ed è appunto con un genere “impegnato” che il pittore fu chiamato a confrontarsi nella prova di concorso. Il tema, caro al culto romantico per gli uomini illustri, appartiene a quel filone celebrativo dei grandi artisti del passato destinato a evocare epoche auree (nonché ad additare ai poco generosi committenti ottocenteschi nobili esempi di mecenatismo).

Pur non priva di un certo garbo compositivo (Mecenatismo… 1974, scheda n. 39, p. 50), l’invenzione sconta i limiti di un’interpretazione convenzionale, propria d’altra parte di molta pittura di Storia. La figura del pontefice è una pedissequa, prevedibile citazione del prototipo raffaellesco ripreso da Tiziano, calato nella scena senza alcun tentativo di contestualizzazione espressiva; anche le figure dei due artisti risultano piuttosto stereotipe, perfino leziose nella loro gestualità di circostanza. Non manca neppure quella coppia di figure che sullo sfondo indica la scena e che costituisce una presenza costante, inevitabile nella pittura storica, quasi una sigla iconografica.

Sulla scarsa “convenienza espressiva” si soffermò anche il giudizio accademico che pure non mancò di segnalare qualche debolezza – davvero palese – nella costruzione prospettica e nel disegno. “Mende” pienamente compensate “dal colorito acceso e dall’armonica intonazione” ovvero da quella sensibilità cromatica che indubbiamente rappresenta il carattere più apprezzabile della pittura dell’Affanni. E che in questo caso valse, volgendo in positivo il giudizio, a fargli ottenere l’ambito pensionato, per lui tutto fiorentino, sconsigliando “la condizione dei tempi” di raggiungere Roma (Atti… 1857-1863, vol. VII, 29 novembre 1859).

Bibliografia
Atti… 1857-1863, vol. VII, 18 luglio e 29 ottobre 1859;
Martini 1872a, p. 103;
Inventario… 1874;
Martini 1875, p. 43;
Pigorini 1887, p. 21;
R. Pinacoteca… 1894, n. 25;
Ricci 1896, p. 181;
Pariset 1905, p. 2;
Sorrentino 1931b, p. 15;
Inventario… 1938;
Battelli 1939, p. 149;
Pettorelli Lalatta 1939, pp. 102-103;
Ghidiglia Quintavalle 1960a, p. 353;
Soresina 1961, col. 9;
Copertini 1971, p. 62;
Mecenatismo… 1974, p. 50 con fig. e p. 74;
Pinto 1974, p. 108, fig. I;
Martinelli Braglia 1991a, vol. II, p. 657;
Enciclopedia… 1998, ad vocem, p. 57;
Lasagni 1999, vol. I, p. 31
Mostre
Colorno 1974
Rossella Cattani, in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento, Franco Maria Ricci, Milano 2000.