- Titolo: Bastioni di Porta San Barnaba a Parma
- Autore: Eugenio Furia
- Data:
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: 36,8 x 48,2
- Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti, premio di seconda classe alla Scuola di Paesaggio nel 1874; passato alla Galleria nel 1893
- Inventario: Inv. 669
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Secondo le regole dell’Accademia, i cui corsi Furia seguiva dal 1870, il concorso per il premio di seconda classe della Scuola di paesaggio superiore prevedeva l’esecuzione di una copia da dipinto d’autore, in genere scelto fra i professori dell’Accademia stessa, come nel caso di questa tela, premiata a scapito di quella di Tancredi Venturini, che riproduce una tavola di Guido Carmignani (in collezione privata a Parma, pubblicato in La città latente II 1995, p. 58).
La veduta, che il pittore abbrevia e riduce, forse per difficoltà prospettica, riprende un nucleo di case, oggi abbattute, comprese fra Borgo della Trinità (pare infatti di riconoscere al centro la bassa torre della chiesa omonima), Borgo del Naviglio, Borgo Gazzola e l’attuale viale Mentana (Sivieri 1995). Tale nucleo abitato, di carattere evidentemente popolare, si addossava ai “rampari” a ovest di Porta San Barnaba, posta a settentrione (corrisponde all’attuale incrocio fra via Garibaldi e viale Mentana) entro l’antica cinta muraria cittadina, abbattuta quasi completamente nel 1893 secondo il progetto urbanistico “modernista” voluto dal sindaco Giovanni Mariotti. È forse la derivazione da un esempio illustre a favorire in questa prova un maggiore controllo nella definizione delle quinte architettoniche, mentre ancora incerto è il tratto che schizza i filari d’alberi e le coppie di figure.