- Titolo: Autoritratto
- Autore: Enrico Barbieri
- Data:
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: 69 x 50
- Provenienza: donato alla Galleria dalla vedova del pittore nel 1889
- Inventario: Inv. 1048
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
“Nella sera del 22 corrente (1888) spegnevasi un’altra onorata esistenza nella persona di Enrico Barbieri membro del Collegio Accademico di Belle Arti, della Commissione Conservatrice dei Monumenti, Ispettore della Patria Pinacoteca. Ancora giovinetto si dedicò allo studio della pittura, arte che coltivò con amore, e benché non vi riuscisse eccellente… poté competere coi suoi contemporanei…” (“GP”, 24 novembre 1888).
Il nostro autore, dunque, svolse per oltre un quarantennio un importante ruolo di operatore culturale all’interno dell’Istituzione accademica e, nonostante il giudizio abbastanza cauto del compilatore del necrologio circa le sue doti di pittore, ebbe anche una buona carriera d’artista, sia pure limitata all’ambito locale.
Fu allievo del Borghesi e certamente dal maestro trasse l’ispirazione stilistica neoclassica che informò costantemente il suo linguaggio, sia pure con frequenti interposizioni di gusto romantico. Seguì con successo il corso dei suoi studi fino a ottenere il Gran Premio di Pittura e il successivo pensionato di perfezionamento a Roma (vedi schede successive) nonché la nomina a professore consigliere con voto presso l’Accademia parmense (Atti… 1853-1857, vol. VI, 17 giugno 1853). Fra il 1845 e il 1847 attese a diverse commissioni ducali destinate a varie chiese dello Stato (Mecenatismo… 1974, p. 44) e nei decenni successivi partecipò a diverse rassegne della Società di Incoraggiamento (Allegri Tassoni 1984, pp. 537, 538, 540, 545, 546) e alla prima Esposizione Nazionale di Belle Arti (Catalogo… 1870, n. 960).
Le evidenze fisionomiche del volto e le caratteristiche dell’abbigliamento fanno ipotizzare un’esecuzione dell’opera in esame attorno alla metà del secolo, quando il trentenne Barbieri aveva raggiunto una discreta fama come pittore e un certo prestigio all’interno dell’ambiente accademico parmense (nel 1850 viene nominato socio onorario; Atti… 1846-1852, vol. V, 22 marzo 1850): tuttavia, per effigiare se stesso, Barbieri sceglie la più tipica e, in un certo senso, anonima iconografia del ritratto borghese in posa, eludendo qualsiasi accenno alla sua attività di pittore. Va anche detto che la funzione dell’opera doveva essere strettamente privata, visto che questa venne donata alla Galleria solo dopo la morte dell’artista dalla signora Edvige Zoni, vedova dello stesso.