- Titolo: Autoritratto
- Autore: Cecrope Barilli
- Data: 1896 circa
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 62 x 49
- Provenienza: acquistato da Arnaldo Barilli nel 1924
- Inventario: 1094
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Ottocento a Parma
Si dice che Cecrope Barilli fosse uomo di ironia lieve ma di pensiero profondo e così appare in questo autoritratto, uno dei dipinti più intensi dell’artista di Parma, che ci ha lasciato la propria immagine, assorta, distante, inscritta nel solco tradizionale dell’autoritratto d’artista in veste borghese.
E il nudo di donna, nel quadro che appare alle spalle del pittore, sullo sfondo, è l’unica allusione alla propria attività. Fu il padre, maestro alle scuole elementari di San Secondo Parmense e poi direttore delle scuole tecniche a Parma, ad indirizzare il giovane Cecrope alla carriera artistica, iscrivendolo giovanissimo alla scuola d’arte ove ebbe maestro di pittura Francesco Scaramuzza, pittore di salda tradizione accademica, da cui Barilli si staccò ben presto, indirizzandosi verso un linguaggio figurativo più intimo e immediato. Da Parma passò poi a Firenze, dove completò la sua formazione studiando l’arte del Rinascimento e si accostò alle ricerche dei macchiaioli e alla pittura verista contemporanea. Nel 1867 si trasferì a Parigi, dove rimase per tre anni avvicinandosi a numerosi artisti, tra cui Gustave Dorè. Nella capitale francese egli ricevette anche le sue prime importanti commissioni per la decorazione di alcuni soffitti di prestigiosi palazzi nobiliari, un’attività che proseguì con successo per tutta la sua esistenza anche dopo il rientro in Italia, con importanti incarichi ufficiali. Tra gli artisti che operarono a Parma nella seconda metà dell’Ottocento, Barilli rivela non solo una più vasta cultura di carattere nazionale ed internazionale, ma un fare più sciolto e vivo, una sensibilità che lo distingue dagli altri e che ben si manifesta anche in questo autoritratto, dove il pittore si rappresenta in una posa inconsueta, con le braccia conserte e lo sguardo serio e concentrato dietro le lenti sottili degli occhiali, con indosso un abito scuro, i capelli grigi e ispidi vagamente spettinati. La luce si concentra sul volto mettendo a fuoco con sincero realismo il carattere e la personalità dell’uomo, prima che l’artista, come conferma la generica tonalità bruna dello sfondo, caratterizzato da pennellate più sciolte e privo di prospettiva spaziale.