- Titolo: Apollo e le Muse
- Autore: Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane
- Data: 1590-1610
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni:
- Provenienza: Parma, Collezione Dalla Rosa Prati
- Inventario: 181
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: La pittura veneta 1200-1500
La scena è una rappresentazione del monte Parnaso, che secondo la mitologia greca è la dimora delle Muse.
Al centro sullo sfondo di un bosco il dio Apollo, riconoscibile dai suoi attributi, una corona d’alloro sulla testa e una lira in mano, attorniato dalle Muse, le divinità che nel mondo antico rappresentavano l’ideale supremo dell’Arte. Il dipinto è databile al 1611 circa sulla base di confronti con altri dipinti a soggetto profano realizzati dal pittore veneto. La datazione seicentesca è motivata anche dalla impostazione delle figure tutte in primo piano, con una prevalenza quasi totale sul paesaggio. Caratterizzano il dipinto la luce che tornisce i volumi con nettezza di chiaroscuri e la composizione accurata nella torsione dei corpi e nella definizione dei volti. Il racconto mitologico è narrato da Palma come l’evocazione nostalgica di una mitica età dell’oro quasi a stabilire un parallelo tra letteratura e pittura. Diversi furono i contatti tra l’artista veneto e il poeta barocco Giambattista Marino, per il quale realizzò alcuni dipinti a soggetto profano, oltre a questo qui esposto, che costituiscono esempi significativi della sua produzione artistica per la teatralità e la sensualità raffinata.