- Titolo: Apollo che sostiene Giacinto morente
- Autore: Cesare Beseghi
- Data: 1838 (I premio)
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: 148 x 105
- Provenienza: Parma, Accademia di Belle Arti
- Inventario: Inv. 814
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
L’opera viene eseguita in occasione del concorso annuale di Pittura indetto dall’Accademia parmense di Belle Arti, che, per l’anno 1838, aveva individuato come soggetto un episodio tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (X, 162-219): “Apollo mentre che sostiene il morente Giacinto, il quale corso a raccogliere il disco lanciato in alto dal Nume, n’è duramente colpito al volto nell’atto che quello giù cade” (Atti… 1825-1838, vol. III, p. 361). Nell’assegnare a Beseghi il primo premio, la commissione giudicante trova “la composizione avveduta: buono lo stile, così nelle figure come né panni: rispondente la espressione, non indegno di lode l’effetto e l’armonia” (Atti… 1825-1838, vol. III, pp. 381-382).
Il riconoscimento vale all’artista il pensionato a Roma, nel corso del quale – come prevede il regolamento – invia alcuni saggi (inv. 772 e 697; cfr. schede successive). L’opera viene presentata al pubblico nel corso dell’esposizione del 1839 unitamente a un altro suo dipinto di soggetto sacro: Giuditta con la testa di Oloferne (Mecenatismo… 1974, p. 459). La scena appare impaginata con diligenza, secondo un gioco simmetrico tra le figure e il paesaggio di fondo, calibrando i volumi in un pacato equilibrio formale. Malgrado si colga una ricerca di effetti naturalistici, i personaggi denotano una certa rigidità e pur presentando riferimenti alla cultura classica, da cui traspare un’inclinazione blandamente purista di Beseghi, gli esiti sembrano denotare un certo impaccio. Si ha l’impressione che il pittore sia esitante sulla via da intraprendere, incertezza che resta nel saggio con Meleagro (inv. 697; cfr. scheda n. 1001), ma che si scioglierà in breve a favore di un’inclinazione più apertamente purista, che andrà rafforzandosi nella produzione matura. Analizzando il catalogo delle sue opere si nota infatti che Beseghi, nel corso della sua carriera, si rivolge con interesse verso la pittura cinquecentesca, cimentandosi prevalentemente in soggetti storici, mentre la produzione di soggetto sacro è legata alle allocazioni di Maria Luigia, che nell’intento di promuovere le arti locali si rivolgeva ai giovani artisti commissionando opere destinate ad abbellire le chiese del parmense.