- Titolo: Adorazione dei pastori
- Autore: Anonimo parmense
- Data: Fine del XVI secolo
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensioni: cm 69 x 52,8
- Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa Prati, 1851
- Inventario: GN33
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Fu acquistato nel 1851 dalla Galleria e pagato congruamente ai marchesi Dalla Rosa-Prati come schizzo di Parmigianino.
L’episodio viene rammentato con stizza da Corrado Ricci, del quale riportiamo integralmente l’analisi, ancora valida, o meglio nuovamente valida dopo l’alternarsi nell’arco di un secolo di differenti posizioni critiche: “Di questa composizione esistono diverse incisioni. Una del parmigiano Giacomo Caraglio risale al 1526; un’altra è anonima; una terza di Mauro Oddi porta la data del 1664; un’ultima si deve ad Antonio Falconi. La finitezza di ciascuna in tutti i particolari e la forma costante del quadro per disteso mostrano che tutte le predette stampe derivano direttamente o indirettamente dal quadro, e non da questa abbozzata che passava per lo schizzo originale dell’autore!! Eppure bastava, per disilludersi completamente, esaminare l’imprimitura della tela, la forma delle screpolature e la natura stessa dei colori, tutte cose relativamente moderne, come anche l’uso delle pennellate, in ispecie nelle figure appena accennate del fondo, la forma delle nubi etc.” (Ricci 1896).
Dopo Ricci, Venturi pensò di attribuire, con dubbio, il quadretto a Bertoja (1933), seguito, sei anni più tardi, da Quintavalle (1939) che fugava ogni incertezza e lo riteneva incompiuto, e poi dalla Ghidiglia Quintavalle, nella monografia dedicata a Jacopo Zanguidi (1963a). Oggi la De Grazia lo reputa “a weak copy of Parmigianino”.
Certo è interessante questa piccola tela, impostata su un manierismo della maniera, un fissaggio per stereotipi dei “tipi” alla Bertoja: si è incuriositi da quel vecchio barbuto sul margine sinistro, ma soprattutto dal giovane di profilo, alla Füssli, con i soliti capelli a ciocche agitate da un vento che non c’è.